“Io dico no alla nuova pista di Peretola perché significherebbe fare di Prato una periferia e una periferia di serie B di Firenze e perché significherebbe, nel giro di pochi anni, condannare al declino anche l’aeroporto di Pisa”.
Dopo le polemiche delle scorse settimane, il candidato presidente della lista civica “Passione per la Toscana”, in visita a Prato, torna a ribadire con chiarezza la propria contrarietà all’ampliamento dello scalo fiorentino. Affiancato dal sostenitore Roberto Cenni – in corsa per il Consiglio regionale -, l’imprenditore grossetano parla di facili strumentalizzazioni e risponde per le rime a coloro che, dice, “hanno tentato di cavalcare l’onda di presunte divergenze sul tema aeroporto tra le componenti del polo civico”. Un polo nato dal patto tra realtà civiche e forze politiche di Area Popolare. In sostanza, Udc e Nuovo Centrodestra.
“Noi siamo una lista civica appoggiata da Area Popolare, alla quale va il mio profondo ringraziamento – rimarca Lamioni -. Quindi abbiamo una dialettica che forse altri partiti, abituati ad avere un padrone, non hanno. Ma la posizione ufficiale della lista è questa: ‘no’ alla nuova pista a Peretola”.
Capitolo aeroporto a parte, quella di stamani è stata anche l’occasione per incontrare l’ex primo cittadino Cenni e gli altri rappresentanti della lista civica nella circoscrizione di Prato. Tutti uniti per costruire un’alternativa alla sinistra di potere e a un centrodestra tradizionale che, tengono a precisare, “non risponde più alle aspettative dei suoi elettori”. Di qui, la necessità di avere referenti in Regione che consentano al distretto di far sentire la propria voce su questioni cruciali per il futuro della città.
“Per rendersi conto degli interventi della Regione nei confronti di Prato basta soffermarsi su un esempio – ribadisce Cenni -. Con i problemi dell’immigrazione che abbiamo, e che tutti conoscono, andate a vedere quante case popolari sono state destinate alla nostra città. E’ insopportabile che ci possa essere sempre un atteggiamento vessatorio nei confronti di Prato. Per questo, visto che l’attuale Giunta non è in grado di incidere in maniera reale, è fondamentale che in Consiglio regionale ci siano rappresentanti capaci di difendere la specificità di questo territorio fino in fondo. Noi ci crediamo e speriamo che anche gli elettori facciano la loro parte il 31 maggio”.
Giulia Ghizzani
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