23 Maggio 2015

Enrico Rossi in visita all’ospedale: “Sanità toscana di qualità, critiche prive di costrutto. Rafforzeremo le cure intermedie”


Questa mattina il governatore uscente e ricandidato alle prossime elezioni regionali per il PD, Enrico Rossi, si è recato in visita al nuovo Ospedale Santo Stefano, accompagnato dal senatore Barani, esponente dell’opposizione invitato dalla Regione stessa a seguito delle numerose interrogazioni relative alla sanità locale (“Non sarei socialista e riformatore se non avessi cercato di cogliere in fallo la sanità toscana, ma non ci sono riuscito. E’ tutto a posto“, scherza) . Rossi ha difeso a spada tratta la riforma sanitaria toscana e l’ospedale pratese – sommerso dalle critiche dell’opinione pubblica – parlando di una struttura moderna, di qualità, decisamente migliore del vecchio ospedale:  “Difendere il vecchio è da trogloditi, il modello di ospedale per intensità di cure viene dai paesi più all’avanguardia e assicura un tasso di mortalità più basso”, dice, sottolineando i costi bassissimi (una media di 1600 euro a metro quadro contro i 3000 euro calabresi), grazie alla costruzione in blocchi seriali, motivo alla base della realizzazione in, quasi, contemporanea delle 4 strutture della regione. Parlando di bilanci, l’attenzione si sposta su Massa, con Barani che difende Rossi: “Non era responsabile dei buchi”. Il Presidente aggiunge: “Sono stato io a denunciare i fatti. Adesso abbiamo la certificazione del bilancio per tutte le aziende toscane, caso unico in Italia. Tremonti provò già a chiederla, ma i miei colleghi si opposero”. Sulla presunta carenza dei posti letto interviene anche il direttore generale Simona Carli: “Si arriva fino a 585 letti, la criticità è relativa all’attesa di posto, non vi è un problema interno”. Rossi precisa: “Non ci sottraiamo, ma non so come si faccia a screditare la nostra sanità”. Sollecitato sugli altri problemi che ruotano intorno alla struttura, definisce buone le tariffe del parcheggio e rimanda ulteriori interventi all’amministrazione comunale, certo di una prossima risposta definitiva. Ammette una carenza di cure intermedie, per le quali però ricorda con l’assessore Luigi Marroni i 3,5 milioni sbloccati dalla Regione Toscana e da impegnare sul territorio proprio per queste cure e annunciando, in caso di rielezione, la sua proposta di trasferire ai medici di famiglia la prenotazione delle visite, anziché al CUP, secondo il modello di Pisa che accorcerebbe le liste d’attesa. Infine ricorda l’impegno nel reperimento dei farmaci per l’Epatite C “centellinati dal governo centrale”. “Ottimo l’impegno della Regione Toscana, annunciato oggi dal Presidente Rossi, a favore della sanità pratese: tre milioni e mezzo di euro  per raddoppiare i posti letto destinati alle cure intermedie sul territorio, per incrementare le quote di ricovero degli anziani nelle Rsa, per realizzare la Casa della salute e per potenziare l’assistenza domiciliare. Un buon risultato raggiunto grazie all’impegno del sindaco Biffoni, dell’assessore Biancalani e del Partito democratico”ha commentato il segretario provinciale del Pd pratese Gabriele Bosi.

Chiara Gori

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