Passando oltre Figline, prendendo via Malcantone e Vignone, si può raggiungere Cerreto, tranquilla frazione nel verde. Anzi, no. Perché la strada che sale diretta al borgo è chiusa da circa un anno e mezzo e adesso si può accedere all’abitato – e al mausoleo di Curzio Malaparte – solo attraverso via di Cerreto e Solano. Nell’inverno 2013-2014 una frana rese cedevole la banchina e portò via il guard rail, rendendo necessaria la chiusura al traffico; inizialmente con le transenne, che venivano però rimosse dai residenti nel tentativo di percorrere il tratto stradale. Così, pochi giorni fa, sono arrivati i blocchi di cemento a sbarrare l’ingresso. Gli abitanti hanno colto il gesto come segnale di una chiusura definitiva dopo aver a lungo atteso i lavori. Lamentano difficoltà nel percorrere la stretta strada alternativa che allunga il percorso per giungere in città. Sono circa settanta i veicoli che transitano abitualmente per la zona e capita spesso, spiegano, che due vetture, una salita e una in discesa, si trovino faccia a faccia, impossibilitate a passare, rendendo necessarie scomode e pericolose manovre e retromarce. Sollevano anche il problema dei mezzi di soccorso che, più grandi e dovendo giungere in fretta, possono trovarsi ostacolati con gravi conseguenze lungo l’unico punto d’accesso. Sentono Cerreto escluso dal resto del tessuto cittadino -mancano il metano, l’adsl e la rete fognaria, riferiscono- e temono dunque di venire ignorati. Da parte sua l’Amministrazione, per voce dell’assessore Filippo Alessi raggiunto telefonicamente dalla nostra redazione, assicura che la frazione non è stata dimenticata e si difende dichiarando di non aver ricevuto alcuna domanda da parte dei cittadini che adesso protestano chiedendo informazioni, dopo l’interrogazione cui è stata data pronta risposta. Sottolinea l’importanza di rispettare la chiusura della strada per ragioni di sicurezza e invita a rispettare la legalità, senza spostare le transenne poste. I blocchi di cemento non sono dunque segnale di una chiusura cui non seguiranno interventi, ma un modo per evitare incidenti lungo il tratto colpito dalla frana. Spiega che il danno è stato serio, con rischio di nuovi smottamenti e, oltre alle indagini geologiche svolte già nel corso di questo anno, sarà necessario un intervento strutturale importante per la messa in sicurezza, per un importo di ben 100.000 euro, finanziati subito. Dopo l’approvazione del bilancio 2015, in estate, verrà indetta una gara. I lavori dovrebbero dunque poter partire in autunno. Intanto da Cerreto gridano: “Riparate la strada!”.
Chiara Gori
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