26 Maggio 2015

BlackOut Contest: domani la finale del concorso per band emergenti


Domani si apre l’ultimo atto dell’Urban BlackOut Contest. Quattro band hanno raggiunto la finale e cercheranno di ottenere i premi in palio: il primo classificato avrà la possibilità di filmare un video musicale sotto la supervisione di Alkemia Film; il secondo classificato parteciperà all’undicesima edizione del Mengo Music Fest ad Arezzo, con spese a carico dell’organizzazione dell’Urban BlackOut; il terzo classificato potrà registrare una sessione professionale al Koan Studio di Firenze.
I Kelevra hanno dominato eliminatorie e semifinali e si presentano all’ultimo atto come favoriti.
Sempre apprezzati dalla critica e dal pubblico, sembrano destinati a vincere, ma l’Urban BlackOut Contest non è nuovo a sorprese. Matteo Ravazzi (voce), Francesco Ravazzi
(chitarra, cori), Marco Emanuele (basso), Giacomo Rapisardi (tastiere, synth,cori), Giovanni Sarti (batteria) dovranno quindi dare il meglio per ottenere con il loro rock italiano quello che hanno ottenuto sino ad oggi, ovvero una pioggia di consensi.
I Buthcer, inizialmente estromessi per solo mezzo punto, in favore dei Macelli Pubblici, Oleksandr Derenevs’kyi (voce), Edoardo Gaeta, (basso),
Bruno Malevoli (chitarra) e Andrea Vannini (batteria) sono arrivati in semifinale dopo l’abbandono per motivi interni alla band dei bolognesi Palco Numero Cinque, vincitori dell’ultima eliminatoria. In semifinale si sono ripresi quello che avevano perso: 34 punti, se-
condo posto e finale, dopo una grande esibizione. E ora la voglia di continuare a stupire col loro crossover è più forte di tutto.
I Macelli Pubblici hanno affrontato la durissima ultima eliminatoria, agganciando il secondo posto con 33.5 di punteggio totale e con un punteggio simile si sono classificati al terzo posto nella graduatoria di semifinale (33 punti). Mattia Brienza (chitarra), Camilla Freda (batteria), Michele Nuti (basso) e Filippo Maranghi (voce e chitarra) sono pratesi, sono giovani e hanno mostrato di saper stare sul palco, anche a fronte di alcune difficoltà tecniche.
Inoltre, hanno il profilo perfetto della giovane band emergente per attirare l’attenzione di tecnici e pubblico.
I Minore Uguale sono l’altra sorpresa della finale: ripescati dal pubblico nelle eliminatorie,
ma dopo un’eliminatoria durissima, hanno convinto anche la “critica” nel corso della semifinale
agganciando per solo mezzo punto sui Glowing Coal Rise Again quarto posto e finale.
La vocalist Irene Volpi e al chitarrista Manuel Costa sono un duo acustico un po’ fuori
dai canoni del contest e forse proprio per questo particolarmente affascinanti. Saranno
loro la sorpresa?
In finale, questo sarà il metodo di votazione: sei giurati daranno la loro preferenza ad una
delle band; a questi sei “tecnici” si aggiunge il voto del pubblico che varrà come il voto di
un singolo giurato. In caso di parità, si procederà a nuova votazione tra le band in pari merito.
Da qui la classifica finale.