Una delle sue battaglie più accese – poi andata a buon fine – è stata quella per ridurre i costi della politica, con l’abolizione del vitalizio e la riduzione (da 55 a 40) del numero dei consiglieri regionali. In vista delle elezioni del 31 maggio prossimo, il pratese Rudi Russo – classe 1982, volto del PD e consigliere uscente in Regione – si prepara “ad affilare” ancora una volta le armi su una serie di temi cruciali per il futuro di Prato, primo fra tutti la sanità.
Il punto di partenza, il nuovo ospedale Santo Stefano e i rapporti col concessionario. Ma la partita per portare il distretto laniero sempre più spesso sui banchi del Consiglio regionale resta aperta anche su altri fronti caldi.
“Ridiscutere il project financing stipulato col concessionario del nuovo ospedale”: questa la priorità per Russo, che avanza l’ipotesi di istituire, all’interno della Giunta, uno staff di giuristi ed esperti contabili col compito di rinegoziare – in sinergia con le squadre di Lucca, Massa e Pistoia – il contratto. “C’è poi la necessità di potenziare le strutture per le cure intermedie, in entrata e in uscita dal nosocomio, in modo da evitare l’arrivo in massa dei pazienti al Pronto soccorso – prosegue Russo -. Altra questione importante, prorogare la permanenza sul territorio degli ispettori dell’Asl nelle aziende cinesi ben oltre la scadenza del 2016. Chiederò controlli a tappeto anche all’interno delle tintorie, nuovo settore di interesse per l’imprenditoria orientale. Non ultimo, il tema dell’emergenza abitativa. C’è bisogno di case popolari per rispondere alle richieste crescenti”. A Prato servirebbero 1.200 alloggi Erp in più: mentre nel resto della regione si conta, infatti, una casa popolare ogni 33 famiglie, in città si parla di una sola abitazione popolare ogni 59 nuclei familiari.
Prosegue poi l’impegno del consigliere regionale uscente sull’aeroporto di Firenze. Una questione spinosa, che vede Russo ribadire il suo “no” all’ampliamento di Peretola. Nessun dubbio, dunque: “A noi non serve un aeroporto intercontinentale a ridosso di Prato – sottolinea -. Serve una piana che resti il polmone verde dell’area metropolitana, attraversata dal trasporto ferroviario leggero”.
E mentre si prepara all’appuntamento con le urne – insieme agli altri cinque nomi pratesi nella lista del PD, ovvero Nicola Ciolini, Aurora Castellani, Ilaria Bugetti, Lorenzo Marchi e Luisa Peris -, Russo traccia un bilancio dei suoi cinque anni in Regione. Prima da consigliere IDV, poi da rappresentante democratico. Quasi 180 gli atti presentati personalmente o condivisi nell’arco del mandato.
“Ho fatto parte della Commissione Sviluppo Economico e di quella per l’Emergenza Occupazionale. Abbiamo portato a casa tanti bei risultati, primo fra tutti, appunto, l’intervento di riduzione dei costi della politica, con un risparmio milionario per le casse della Regione – ripete Russo -. E poi ancora, gli investimenti sulla tratta Firenze-Viareggio per circa 200 milioni di euro. Un aspetto che mi ha visto lavorare in prima linea”.
Da citare, infine, il piano di misure anticrisi a favore delle famiglie e dei lavoratori in difficoltà e il pacchetto “Giovani Sì” che ha mobilitato, grazie al Fondo Sociale Europeo, 650 milioni di euro a sostegno dell’autonomia giovanile, dal 2011 a oggi.
Giulia Ghizzani
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