Le azioni della Banca Popolare di Vicenza valgono il 23,2% in meno rispetto al valore dei titoli fino a ieri. A dirlo una stima, commissionata a un esperto indipendente dai vertici della banca stessa, che ha dichiarato il valore delle azioni pari a 48 euro dai 62,5 euro precedenti. La riduzione – è la delibera del consiglio di amministrazione – verrà proposta sabato 11 aprile all’assemblea dei soci.
La notizia coglie di sorpresa i tanti risparmiatori e investitori pratesi che, anche a seguito delle strategie commerciali della banca, hanno in questi anni acquistato i titoli. Si profilano perdite pesanti. Poche voci si erano levate di recente per lamentare la sopravvalutazione delle azioni della Vicenza e paventare l’operazione ieri annunciata: un acceso dibattito era tuttora in corso all’interno del Consiglio di indirizzo della Fondazione Cassa di Risparmio di Prato. La Banca Popolare di Vicenza, che ha prima acquisito e poi inglobato negli scorsi anni la Cassa di Risparmio di Prato, è il principale istituto di credito nella nostra provincia.
“La determinazione di tale valore è principalmente riconducibile agli effetti del Comprehensive Assessment effettuato dalla BCE ed ai conseguenti impatti sul patrimonio e sul target di capitale”, si legge nel comunicato stampa diramato dalla Popolare di Vicenza. Il Presidente Zonin ha commentato: “L’evoluzione del contesto normativo e regolamentare, unito agli effetti della lunga crisi economica, hanno indotto il Consiglio di Amministrazione a proporre un adeguamento del valore dell’azione della Banca Popolare di Vicenza, coerentemente con le rigorose analisi condotte dal perito indipendente. Dopo tale adeguamento l’azione BPVi esprime un rapporto tra valore e patrimonio pari a 1,2”.
La vicenda – Nelle banche popolari non quotate in borsa il valore delle azioni viene proposto dalla banca, su base di una perizia che la banca stessa affida a commercialisti. Con la riduzione del 23%, il valore dei titoli Bpvi sta in un rapporto di 1,2 con il patrimonio della banca, un valore più in linea con i prezzi delle azioni degli istituti quotati in borsa.
La Fondazione Cassa di Risparmio di Prato perde quasi 5 milioni di euro – Anche la Fondazione Cassa di Risparmio di Prato, e con le le centinaia di risparmiatori pratesi, vedono diminuire il valore dei propri titoli. In particolare la Fondazione con sede in via degli Alberti che detiene lo 0,5% delle quote azionarie della Banca Popolare di Vicenza, vede diminuire del 23% il valore delle proprie azioni, che era di 21,4 milioni di euro: il calo è di quasi 5 milioni di euro.
All’interno del nuovo cda e del nuovo consiglio di indirizzo della Fondazione, il tema dell’effettivo valore delle quote BpVi era oggetto di discussione da mesi: il ribasso del 23% è comunque un dato molto rilevante soprattutto per un periodo così breve.
Da tempo alcuni dei soci avevano chiesto di vedere monetizzate le proprie azioni, ma la banca nell’ultimo anno aveva avuto difficoltà a soddisfare le richieste, e aveva proposto la creazione di un piccolo borsino.
In un’ottica di diversificazione degli investimenti – nel giro di 2-3 anni – la Fondazione aveva espresso l’intenzione di alleggerire la partecipazione in BpVi cedendo alla stessa banca circa la metà delle azioni possedute.
Il passaggio in spa – Entro 18 mesi la banca popolare di Vicenza dovrà trasformarsi in spa, secondo il decreto legge adottato dal Governo, e al governo della stessa arriverà chi possiede più azioni (
LEGGI L’ARTICOLO). Tra le ripercussioni – ed è il tema che più preoccupa i sindacati – quello della perdita del legame storico con il territorio.
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