Orti cinesi come i pronto moda, arrivano i controlli interforze: “Arginare il fenomeno delle serre dormitorio”


Dopo anni di blitz nei capannoni del pronto moda orientale, arrivano i controlli interforze anche negli orti cinesi. Pugno duro, quindi, delle forze dell’ordine per arginare il fenomeno delle serre dormitorio: dai prossimi giorni le coltivazioni cinesi saranno al centro di una serie di accertamenti per capire con esattezza l’entità del fenomeno e sanare eventuali irregolarità.

Ad annunciarlo, il comandante provinciale del Corpo Forestale di Prato, Alberto Bronzi, nel corso del convegno sulla sicurezza alimentare organizzato, questa mattina, dal Comune in salone consiliare. Esperti e istituzioni si sono confrontati sul tema della salute a tavola, sulla necessità di controlli rigorosi, dalla produzione al consumo, e sui rischi che possono nascondersi dietro ogni alimento. Inevitabile il riferimento al nuovo business, tutto pratese, dei cittadini dagli occhi a mandorla: un problema già conosciuto dalla Forestale ma che, adesso, sta assumendo dimensioni preoccupanti. Di qui, la necessità di uno sforzo nuovo e congiunto.

“Cercheremo di fare squadra con le altre forze di polizia – ha spiegato il comandante Bronzi – e cercheremo anche di ricavare informazioni dalle organizzazioni agricole per instaurare una collaborazione fattiva nel contrasto a queste forme di illegalità. Per quanto ne sappiamo – ha proseguito – la maggior parte dei prodotti viene venduta e commercializzata all’interno delle rete distributiva cinese ma non possiamo escludere con certezza che in alcuni casi si verifichino dinamiche differenti”.

Norme più stringenti sulla rete di vendita per i produttori. In questa partita un ruolo importante verrà giocato dalle modifiche introdotte nel regolamento per il commercio ambulante, novità in vigore ormai da un paio di mesi: chi si trova a vendere i prodotti che produce deve in sostanza sottostare alle stesse regole del commercio ambulante, esercitando l’attività in aree individuate o, in alternativa, in qualunque luogo purché la sosta duri al massimo 15 minuti.

“Questo ci consente di fare controlli più mirati ed efficaci – ha sottolineato l’assessore alle Politiche economiche e per il Lavoro Daniela Toccafondi -. Adesso è possibile fare accertamenti sulla merce e con un certo rigore. Se il commercio ambulante ha delle regole – ha concluso – è giusto che anche chi produce rispetti quelle stesse norme e quei divieti”.

Giulia Ghizzani

 

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