È grande la gratitudine dei 69 profughi alloggiati nella ex scuola di Santa Caterina in via San Vincenzo nei confronti delle istituzioni pratesi che, ormai da quasi un anno, offrono un riparo e una possibilità di inclusione per chi fugge dalla guerra e dalla fame. Questo pomeriggio il vescovo Franco Agostinelli, il prefetto Maria Laura Simonetti e il vice sindaco Simone Faggi hanno visitato per la prima volta insieme la struttura, conoscendo i giovani provenienti da varie parti del mondo che sono qui con la speranza di ottenere lo status di rifugiato.
Sono 245 i posti disponibili complessivi per i richiedenti asilo e al momento sono 157 i profughi presenti nella nostra provincia, di cui appunto 69 in via San Vincenzo. Persone che, come sottolineato dal Prefetto, si sono mostrate corrette e rispettose, con la speranza che continuino ad esserlo anche durante la loro futura permanenza. “Anche nei momenti in cui ci può essere qualche frizione – ha sottolineato il prefetto – vi esorto ad essere corretti e rispettosi. Il contrario potrebbe compromettere il percorso per altri che come voi potrebbero arrivare qui, e questa cosa sarebbe molto spiacevole”.
Un risultato importante ottenuto grazie agli sforzi della Fondazione opera Santa Rita che gestisce la struttura e che quotidianamente offre aiuto e sostegno ai giovani profughi, nell’attesa, lunga dai quattro a sei mesi, di conoscere il loro futuro e la risposta sulla loro permanenza nel nostro paese. E intanto domani mattina potrebbe definirsi in maniera chiara il loro impiego in lavori socialmente utili, dopo un incontro tra il Comune e le associazioni. “Se oggi abbiamo questi risultati – ha detto il vescovo – lo abbiamo anche grazie al grande lavoro degli operatori del Santa Rita, che portano avanti con grande umanità l’accoglienza e la gestione di questi profughi”.