“Con viva e vibrante soddisfazione apprendiamo che la Regione Toscana, i sindaci del Valdarno e della Val di Sieve, Ato Toscana Centro ed altri, hanno deciso di
non realizzare l’inceneritore di Selvapiana, riconoscendo per bocca dell’assessore all’ambiente Bramerini, che non sussistono più le condizioni che ne giustifichino
la realizzazione. Dopo il virtuale abbandono dell’inceneritore di Greve in Chianti, questa decisione costituisce una grande vittoria dei comitati e delle associazioni che ormai da oltre quindici anni si sono battute contro queste sciagurate scelte impiantistiche”. Sono le parole del portavoce del coordinamento comitati per la salute della piana di Prato e Pistoia Gianfranco Ciulli, che prende spunto dalla notizia per tornare sulla vicenda del nuovo inceneritore di fanghi di Baciacavallo.
“Ci aspettiamo che di seguito a questa decisione venga quella definitiva con l’abbandono dell’inceneritore di Montale, quello di fanghi di Baciacavallo la cui procedura di VIA è stata temporaneamente bloccata in virtù di possibili problemi alla salute pubblica di cui noi già dal 2006 avevamo informato tutte le competenti autorità. Evidentemente la cosa è cosi “pesante” che hanno finalmente deciso di verificare con attenzione ed acquisire quei dati sanitari di cui noi da tempo chiediamo la pubblica divulgazione” conclude Ciulli