23 Aprile 2015

Bigiotteria contraffatta: sequestrati 1,7 milioni di bamboline da braccialetti, piercing, anelli e orecchini. Stroncata organizzazione italo-cinese


Circa un milione e 700 mila bamboline di quelle che vengono appese ai braccialetti e alle collanine, insieme con orecchini, anelli, piercing sono stati sequestrati dalla Guardia di finanza di Prato. Era tutta bigiotteria contraffatta e non sicura per gli acquirenti. Stroncata sul nascere un’organizzazione italo-cinese che avrebbe immesso sul mercato oggetti che violano le normative interne e comunitarie a tutela del consumatore, per un valore complessivo di 8 milioni di euro. Un vero e proprio mercato parallelo, che vendeva le riproduzioni ad un valore cinque volte inferiore al normale prezzo di mercato (si parla rispettivamente di 12 e 65 euro per una bambolina raffigurante le tipiche ragazze di un tempo della tradizione del Sud Italia) e che era talmente organizzato da aver prodotto anche dei veri e propri cataloghi per gli articoli contraffatti.

Quindici i denunciati, 14 cinesi e un italiano, rispettivamente titolari di altrettante imprese, delle quali tre operanti nella nostra città. Accertamenti e perquisizioni delle Fiamme gialle, in operazioni di indagine e verifica durate oltre tre mesi, sono stati compiuti a Prato, Roma e nel Centro Nord. Fra i prodotti sequestrati, come detto, ci sono particolari bamboline stilizzate, riproduzioni de “Le Carose”, ora di grande moda fra le adolescenti e non solo, tutte prodotte in Cina ed importate poi in Italia per essere vendute quasi esclusivamente nei negozi e nelle bancarelle cinesi. così come il resto della bigiotteria.