21 Marzo 2015

Villa Giamari a Montemurlo, restaurato l’ex Chiesino. Nuovo look per piazza don Milani


L’ex chiesino di Villa Giamari si rifà il look, e così Montemurlo ritrova un suo piccolo gioiello architettonico da restituire alla propria comunità. E’ stato infatti inaugurato questa mattina il restauro dell’edificio, situato in corrispondenza della parte più antica della villa e chiuso circa un anno fa a causa dell’allagamento del seminterrato e del cedimento della volta posta sotto al piano di calpestio.
Se l’amministrazione comunale non fosse intervenuta subito il chiesino rischiava di crollare improvvisamente. Per questo l’opera è stata inserita tra gli interventi di somma urgenza del 2014 con un impiego di risorse pubbliche pari a circa 80 mila euro.
Novità anche per quanto riguarda l’arredo urbano della parte pedonale di piazza Don Milani. Sempre questa mattina stamattina l’amministrazione comunale ha presentato i risultati di un restyling; nuove panchine, fioriere e rastrelliere per le biciclette, che da oggi abbelliranno questa parte di città per renderla più accogliente e vivibile.
“Montemurlo vuole continuare a crescere anche dal punto di vista culturale ed oggi restituiamo ai cittadini una parte importante del patrimonio storico e artistico del territorio. L’ ex-chiesino, la biblioteca, il centro giovani e la nuova piazza Don Milani fanno di questo luogo un centro per l’aggregazione sociale e culturale”, sottolinea il sindaco Mauro Lorenzini. Il piccolo oratorio, dopo il consolidamento strutturale, potrà essere nuovamente utilizzato dalla collettività, come spiega l’assessore ai lavori pubblici, Simone Calamai “L’ex-chiesino, che appartiene al nucleo più antico di Villa Giamari, sarà destinato a sala per convegni, seminari e potrà essere scelto per la celebrazione dei matrimoni civili. Un recupero storico molto importante che ha visto l’utilizzo di tecniche costruttive moderne ed innovative”.
Trattandosi di un edifico vincolato, infatti, la volta è stata messa in sicurezza tramite l’utilizzo di nastri in fibre di carbonio e di un sistema di leggere strutture in acciaio. A piano terra è stato eseguito lo smontaggio della pavimentazione in cotto e è stato asportato il materiale di riempimento della volta, fino a ritrovare il vivo del laterizio. A livello di interrato è stato inserito un sistema di elementi metallici invisibili con catene interne al fine di migliorare la tenuta statica e sismica dell’edificio. Per evitare altri allagamenti sono state aggiunte delle caditoie stradali ed è stato migliorato il drenaggio interno dei muri. Infine, a piano terra sono state restaurate le pitture e le decorazioni danneggiate dall’umidità. Il progetto architettonico del piccolo oratorio è stato curato dall’architetto Federico Tassi del Comune di Montemurlo, mentre il progetto culturale è stato eseguito dall’ingegnere Pierluigi Betti.
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