L’ex assessore alla sicurezza Aldo Milone, oggi capogruppo di Prato Libera & Sicura, difende il corpo della polizia municipale dopo l’episodio che ha portato alla sospensione di un agente immortalato dalle telecamere di sorveglianza di un confezionista cinese a rubare del denaro in una stanza, durante un controllo assieme agli ispettori della Regione (leggi l’articolo). Un episodio che ha portato alla sospensione dal servizio dell’agente, dopo la notifica di un atto di interdizione giunto dalla Procura di Prato.
“L’episodio di un singolo non può gettare discredito sull’intero Corpo della Polizia Municipale – commenta Aldo Milone -. Fatti del genere sono capitati anche in altre Forze di Polizia e non per questo bisognava generalizzare perchè una singola persona non inficia assolutamente il loro lavoro e l’abnegazione che mettono nello svolgere i loro compiti istituzionali. Ho avuto modo, prima da ex funzionario di polizia e poi da assessore alla polizia municipale, di stare in continuo contatto con loro e posso assicurare che, nonostante uno stipendio non eccelso e con leggi che tutelano più chi delinque che un operatore di polizia, lavorano con molta dedizione. Purtroppo la tendenza è alla generalizzazione che non fa assolutamente bene alla comunità in quanto porta gli agenti ad operare non nelle condizioni ottimali sotto l’aspetto psicologico”. Milone esprime solidarietà e vicinanza al Corpo della Polizia Municipale. “In questi ultimi anni ha dimostrato sul campo e con diverse operazioni la sua professionalità e, in più occasioni, ha dato prova di essere una delle migliori Polizie Municipali d’Italia” conclude Milone.
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