Dopo l’accelerazione impressa all’iter per la costruzione della nuova pista di Peretola da parte di Adf, che nei giorni scorsi ha presentato la valutazione di impatto ambientale e stretto un accordo con l’Autorità nazionale anticorruzione sulla trasparenza negli appalti, i sindaci della Piana si riuniranno giovedi a Prato per nominare i membri del tavolo tecnico che saranno chiamati a verificare gli studi e i documenti – ben 2400 pagine – del progetto definitivo presentati dalla società che gestisce l’aeroporto di Firenze. Dopodomani, dunque, i sindaci di Prato, Firenze, Poggio a Caiano, Carmignano, Sesto Fiorentino, Campi Bisenzio, Calenzano, Signa e Lastra a Signa sceglieranno ciascuno una figura tecnica scelta tra i dirigenti dei rispettivi Comuni, che abbia competenza sui vari aspetti affrontati dallo studio di impatto ambientale. Per Prato sono particolarmente importanti i temi dell’inquinamento acustico e atmosferico, sui quali lo studio, realizzato tra novembre 2014 e febbraio 2015 dalla società Ambiente s.c per conto di Adf, ha minimizzato le ripercussioni.
Con ogni probabilità i sindaci decideranno di integrare il tavolo tecnico con professionisti e consulenti esterni, che dovranno essere nominati a stretto giro di posta. Il lavoro del Comitato di Garanzia ha infatti una scadenza piuttosto imminente: la procedura di Via è stata avviata presso il Ministero dell’Ambiente il 24 marzo scorso ed entro 60 giorni a partire da quella data dovranno pervenire le osservazioni. Entro 150 giorni, invece, il procedimento dovrà essere chiuso con un decreto ministeriale di Via. A quel punto, Enac convocherà la Conferenza dei servizi sulla compatibilità urbanistica, alla quale parteciperanno anche i Comuni pratesi.
L’intento dei nove sindaci che compongono il Comitato di garanzia per l’impatto ambientale è quello di presentare le osservazioni al Ministero dell’Ambiente in forma congiunta, ma la presenza di sensibilità diverse e dello stesso Comune di Firenze, da sempre uno dei principali sostenitori dell’opera, potrebbe portare ad un epilogo diverso.
Le prime crepe all’interno del Tavolo dei sindaci si sono manifestate con la dura presa di posizione del sindaco di Poggio a Caiano Marco Martini, che dopo la presentazione del progetto tramite Enac al ministero dell’Ambiente ha parlato di “profonda incoerenza politica e istituzionale”, denunciando il mancato coinvolgimento delle amministrazioni locali.
Dario Zona
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