Peretola, Adf accelera sulla nuova pista: ecco lo studio di impatto ambientale. “Nessun rischio per la popolazione”


Adf accelera sul nuovo aeroporto di Peretola: la società che gestisce lo scalo ha presentato al Ministero dell’Ambiente lo studio di impatto ambientale che dà inizio alla Valutazione di impatto ambientale per la pista parallela all’autostrada da 2,4 chilometri.
Lo studio, curato da Ambiente s.c., è composto di 2400 pagine in cui si dettaglia l’opera e le sue ripercussioni. La pista sarà monodirezionale (decollo verso Prato, atterraggio verso Firenze), larga 45 metri, corredata da un’area di sicurezza nel tratto verso Prato, e da 44 piazzole di parcheggio. Lo scalo, che sarà dotato di nuovo terminal e collegato con la tramvia a Firenze Santa Maria Novella, occuperà 245 ettari, il doppio degli attuali. Imponenti le opere idrogeologiche: sarà necessario deviare il Fosso Reale spostandolo verso il territorio di Campi Bisenzio e tra le sei soluzioni studiate, l’unica ritenuta praticabile è quella che prevede l’innalzamento di 70 centimetri dell’autostrada per un tratto di 800 metri e la creazione di tre casse di espansione nelle aree limitrofe alla pista. Il costo stimato da Adf per la nuova sistemazione idraulica è di 15 milioni di euro. Tra le compensazioni ambientali, visto che la nuova pista impatta aree protette come Focognano e la Querciola, è prevista la creazione di parchi, piste ciclabili e sistemazione di aree umide nei comuni di Sesto Fiorentino, Signa, Campi Bisenzio e Firenze per complessivi 146 ettari. Nessun intervento di compensazione ambientale è previsto per i comuni pratesi.

Cosa prevede l’iter
Lo studio di impatto ambientale è stato oggetto di istruttoria Enac, che in data 24 marzo 2015 ha avviato la procedura di Valutazione Impatto Ambientale (Via). Adesso lo studio sarà pubblicato sul sito del Ministero dell’Ambiente e ci sono 60 giorni per far pervenire le osservazioni e 150 per chiudere l’intero procedimento con un decreto ministeriale di Via. A quel punto, Enac convocherà la Conferenza dei servizi sulla compatibilità urbanistica. L’obbiettivo di Adf è di accelerare sugli appalti – il presidente Marco Carrai ha annunciato l’imminente stipula di un “protocollo trasparenza” con l’Autorità nazionale Anticorruzione – e di avviare i lavori subito dopo l’estate per concluderli entro il 2017. Durante il cantiere l’attuale pista potrà continuare ad essere operativa e sarà poi sostituita dalla nuova.

Lo studio di impatto ambientale
Lo studio commissionato da Adf minimizza l’impatto ambientale della nuova opera. Le emissioni aeroportuali attuali di ossidi di azoto incidono meno dell’1% sul totale delle emissioni della Provincia di Firenze; in termini di Pm10 incidono per meno dello 0,05%, in termini di CO2 meno dell’1%.
Secondo lo studio, l’allungamento della pista da 2000 a 2400 metri garantirebbe addirittura un abbattimento delle emissioni inquinanti dal 10 al 20%.
A regime, nel 2029, la popolazione esposta a rumori aumenterà del 15 per cento, ma coloro che subiranno livelli di rumore superiori ai 60 decibel saranno la metà rispetto ad adesso, anche se ci sono un asilo, una scuola e una casa di riposo per i quali Adf prevede “risanamento diretto”. Nel 2029 si stimano livelli diurni di rumorosità pari a circa 65 decibel, ritenuti coerenti con la classificazione comunale.

I finanziamenti dell’opera
Il presidente di Adf Marco Carrai ha confermato la previsione di 300 milioni di euro per realizzare il progetto, di cui 150 con investimento diretto e 150 attingendo a finanziamenti pubblici, di cui 50 già stanziati nel decreto Sblocca Italia e 100 promessi dal Governo. Carrai ha respinto le contestazioni dei comitati che si erano rivolti al commissario europeo per la Mobilità e i Trasporti, Violeta Bulc, denunciando la possibilità di aiuti di Stato e sovvenzioni improprie.
“C’è la possibilità di finanziare l’aeroporto in linea con quanto prevede la legge italiana ed europea e accedere a contributi, che nel nostro caso, avendo passeggeri annui compresi fra 1 e 3 milioni, possono arrivare a coprire il 50 per cento dei costi complessivi” – afferma Carrai, che ha accolto positivamente l’iniziativa dei nove sindaci, i quali hanno costituito il Comitato di Garanzia per l’impatto ambientale dell’aeroporto. Alla presentazione alla stampa dello studio di Adf erano presenti diversi amministratori della Piana, tra cui il sindaco di Prato Matteo Biffoni, che si riserva di studiare i documenti prima di esprimere un giudizio.

Dario Zona

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