Giovedì 12 marzo si celebra la 10 giornata mondiale del rene. Una ricorrenza che è soprattutto l’occasione per spiegare al pubblico comportamenti che possano prevenire l’aggravarsi o l’insorgere di malattie renali, che complessivamente riguardano l’8% della popolazione. La nefrologia pratese, istituita nel 1989, si segnala a livello nazionale come uno dei punti di riferimento per programmi integrati nefrologo-cardiologo. Quaranta i trapianti eseguiti negli anni, 25mila i trattamenti di emodialisi effettuati in ambulatorio solo nel 2014, 170 i pazienti sottoposti al trattamento e 40 postazioni disponibili. Negli ultimi 20 anni il numero dei pazienti in dialisi è più che raddoppiato, come spiega il primario Marcello Amato (nella foto), che però rassicura sulla adeguatezza dei servizi nefrologici nel nuovo ospedale: 4 postazioni in più rispetto al passato. Amato si è soffermato soprattutto sull’importanza, per la prevenzione del rischio di malattie renali, degli stili di vita: dalla corretta alimentazione, all’attività fisica, al basso consumo di sale e niente fumo. Attenzione anche all’abuso di farmaci e di integratori per lo sport, alle diete iper proteiche, e persino all’assunzione di certe erbe con effetti dimagranti, presenti soprattutto nella cultura cinese.