Le famiglie evacuate dalla palazzina di Montemurlo vicina al capannone distrutto da un incendio probabilmente non potranno fare rientro in casa neanche per questa notte e così, dopo aver trascorso la scorsa notte da parenti ed amici dovranno chiedere di nuovo ospitalità. Ma per i prossimi giorni il sindaco Mauro Lorenzini assicura che – se necessario – sarà trovata una sistemazione. “Purtroppo per questa sera dovremo chiedere alle famiglie un altro sacrificio. Domani, se la palazzina sarà dichiarata ancora inagibile, ci attiveremo per trovare una sistemazione di emergenza alle famiglie evacuate – ha detto il sindaco di Montemurlo – Non abbiamo a disposizione alloggi popolari, per cui pensiamo ad una sistemazione temporanea presso affittacamere”. Domani arriveranno anche i risultati di Arpat sulla qualità dell’aria, il tetto del capannone crollato nell’incendio conteneva infatti amianto. “Il capannone era già stato sequestrato due volte nel 2013 – sottolinea Lorenzini – e ci erano giunte altre segnalazioni, per questo era in programma un altro controllo. A Montemurlo vengono effettuati due controlli interforze al mese, troppo pochi. Per questo chiedo che si possa aumentare il numero e la frequenza”.