Sono circa 800 gli alberi da eliminare nel Comune di Prato perché pericolanti o abbattuti dal vento forte di giovedì scorso. I tecnici di ASM stanno censendo in questi giorni lo stato del patrimonio del verde pubblico, che complessivamente si aggira intorno alle 27mila piante. Le specie che meno hanno resistito alla forza del vento sono i platani, come quelli di via Ciulli che gli addetti di ASM stanno abbattendo in questi giorni. Ma anche i pioppi di via Brasimone a Galciana che verranno abbattuti domani, o ancora gli olmi, le piante per capirsi che sono cadute in piazza cardinale Niccolò: in proporzione a quelli presenti complessivamente sul territorio sono quelli che hanno sofferto di più. Mentre i pini, intorno a cui è montata la polemica, non sembrano aver resistito peggio di altri, anche se qualcuno ha parlato di piante inadatte a stare in questo territorio. La situazione di emergenza non è ancora conclusa. I tecnici continuano ad avere a che fare con segnalazioni continue, ci vorrà un mese solo per completare la ricognizione senza contare poi i tempi dei lavori, delle potature e delle nuove piantumazioni E la legna proveniente da abbattimenti e potature dovrà essere smaltita. Normalmente è assimilabile a un rifiuto e come tale va trattato. In questo caso vista la eccezionalità l’idea è di chiedere al sindaco di emanare una specifica ordinanza per destinarli alla cogenerazione (invece che il normale compostaggio).
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