20 Marzo 2015

Dati Inail, Milone: “Il lavoro nero del distretto cinese non si ferma e gli ispettori della Regione hanno ignorato la posizione di 5 mila lavoratori”


Dopo i dati forniti dall’Inail che hanno fotografato la permanenza di lavoro nero nelle aziende cinesi controllate dagli ispettori nell’ambito dei servizi interforze (leggi l’articolo), l’ex assessore alla sicurezza Aldo Milone torna a contestare i controlli della Regione, definiti inutili e dannosi perchè incapaci di verificare la posizione contributiva dei lavoratori. Il consigliere di Prato Libera e Sicura attacca anche il sindaco Biffoni e chiede di impiegare lo stesso numero di agenti utilizzati in via Cironi per controllare le attività commerciali di via Pistoiese. Di seguito l’intervento di Milone.

“Anche l’Inail, dopo gli Ispettori del lavoro, hanno posto in evidenza l’illegalità cinese mentre il Presidente della Regione Rossi si affanna a dire che la comunità orientale si sta regolarizzando.  L’Inail ha evidenziato numeri da brivido nel campo degli assicurati nel suo settore. Sono pervenute appena 19 denunce da parte di lavoratori cinesi, compresi i 7 morti, per infortuni in un anno su un totale di 3512 registrati a Prato. Nel 2014 su 169 aziende ispezionate nell’ambito dei controlli con il gruppo interforze ben 159 erano irregolari sotto il profilo contributivo. Ben 491 lavoratori irregolari su un totale di 596, di cui 366 completamente al nero.
Il dato dell’Inail e quello antecedente degli Ispettori del lavoro, che avevano evidenziato un’evasione contributiva di ben 5 milioni di euro su circa 800 aziende controllate, fanno comprendere effettivamente il fenomeno dell’illegalità delle aziende cinesi sul territorio. Inoltre il recupero dell’evasione da parte dell’Inail è stato di circa di 40.000 euro su 250.000 euro.
L’attività dei due enti, Inail e Ispettorato del lavoro, mettono ancora di più in luce l’inutilità e il danno che provocano i controlli dei soli Ispettori dell’Asl del progetto della Regione Toscana. Questo dato è facilmente dimostrabile. Se gli Ispettori dell’Asl hanno ispezionato da soli più di 700 aziende, vuol dire che la posizione contributiva di almeno 5 mila lavoratori non è stata controllata. E’ inutile affannarci o fare progetti per far comprendere ai titolari delle aziende cinesi di mettersi in regola se poi i risultati sono quelli appena citati. Se i dati forniti da Inail e Ispettorato del lavoro fossero riferiti ad aziende italiane, sarebbe scoppiato uno scandalo nazionale tale da richiamare l’attenzione del Governo. Mi aspettavo una nota anche del Sindaco Biffoni, quale esponente di una maggioranza di sinistra, che manifestasse tutto il suo sdegno verso questi numeri. Forse sono cambiati anche i valori e le priorità nella sinistra. A Biffoni, per ora, interessa solo qualche negozietto di qualche nero in via Pier Cironi. E meno male che è stata proclamata la settimana antirazzismo. Forse se impiegasse lo stesso numero di agenti che impiega in via Pier Cironi anche per controllare le attività commerciali in via Pistoiese otterrebbe qualche risultato in più e potrebbe apparire meno razzista”.
Aldo Milone
capogruppo Pls

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