Il limite di forza del vento preso a riferimento per stabilire l’eventuale compromissione delle attività produttive all’aperto è di 30 nodi, ossia circa 55 chilometri orari: a Prato si è andati ben oltre.
Anche le attività al chiuso risentono pesantemente delle conseguenze della burrasca: crolli e danneggiamenti, più o meno gravi, sono diffusi e non mancano casi di interruzione di energia elettrica.
L’Unione Industriale Pratese ha invitato le imprese a segnalarle le situazioni di disagio, così da poter tracciare un quadro complessivo dei danni alle attività produttive e da valutare la possibilità di richiedere interventi per alleviare gli effetti della calamità che si è registrata e che è ancora in corso.
Alle imprese si raccomanda di documentare i danni subiti, anche attraverso foto, e di informarne l’associazione:
uip@confindustria.prato.it.