La Guardia di Finanza ha acquisito documenti in Comune su incarico della Procura della Corte dei Conti che indaga sul ricorso ad avvocati esterni da parte dell’amministrazione Cenni. L’indagine – come riferito lo scorso novembre dal sindaco Biffoni – è partita da un esposto presentato alla Procura e alla Corte dei Conti dall’ex direttore generale Pinzuti che ha ravvisato un aumento esponenziale dei costi per incarichi legali esterni nel periodo 2009-2013, oltre ad anomalie nella procedura di scelta dei professionisti incaricati.
A pesare sono state soprattutto le parcelle per la gara del gas, recentemente vinta dal Comune, e per il caso Dexia Crediop, i famigerati derivati sottoscritti dalle precedenti amministrazioni di centrosinistra dal 2002 al 2006.
Vicende complesse, soprattutto quest’ultima – con una causa aperta presso la Corte Suprema di Giustizia di Londra – che la giunta Cenni aveva affidato a legali di fiducia e non ai tre avvocati che assieme ad altrettanti amministrativi, compongono l’ufficio legale del Comune. L’esplosione delle spese per incarichi legali esterni era già emerso in una seduta della commissione comunale di garanzia del settembre 2013. A quella data le spese per il solo contenzioso con Consiag-Estra ammontavano a 228 mila euro.
Dal 2010 al 2012 la spesa media annua per avvocati esterni del Comune si attestava a 133 mila euro, rispetto ad una media di 70 mila euro degli anni precedenti. Ma la tendenza è andata poi ad accentuarsi e l’ultimo atto della giunta Cenni – riunitasi un’ora dopo l’inizio degli scrutini delle elezioni che hanno poi proclamato sindaco Biffoni – è stato il prelievo di 700 mila euro dal fondo di garanzia per pagare gli avvocati esterni della causa contro Dexia Crediop.
Ma in base a quali criteri il Comune decide di avvalersi di un avvocato esterno piuttosto che dell’ufficio interno? C’è un regolamento che disciplina il tutto – ebbe a spiegare in commissione comunale l’avvocato Paola Tognini, dell’ufficio legale del Comune -.
Il bando di gara è previsto soltanto per le consulenze legali, mentre per rappresentare gli interessi del Comune in causa, gli affidamenti possono essere diretti e fiduciari, senza alcuna soglia prevista per incarichi conferiti ad uno stesso studio.
Gli affidamenti esterni sono decisi dal dirigente dell’ufficio legale a cui spetta la valutazione sull’opportunità dell’incarico (nella maggior parte dei casi si ricorre al personale interno) e il giudizio sulla professionalità e specializzazione degli avvocati esterni a cui ricorrere. Motivazioni che devono essere chiarite nelle determine con cui si affida l’incarico. Diversi di questi atti furono firmati da Vincenzo Del Regno, segretario generale e responsabile dell’ufficio legale del Comune fino all’autunno 2012.
Dario Zona
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