Angherie alla compagna disabile, il sindaco di Montemurlo propone una giornata contro il bullismo a scuola: “La violenza si combatte con l’educazione”


Il sindaco del Comune di Montemurlo, Mauro Lorenzini, interviene sul caso della giovane disabile, studentessa del liceo artistico “U. Brunelleschi”, vittima di atti di bullismo da parte delle sue compagne. “Da sindaco e da genitore non posso che rimanere profondamente colpito e addolorato di fronte a fatti così gravi, ancora più preoccupanti, perché perpetrati a danno di una persona disabile. Alla ragazza e alla sua famiglia va tutta la mia solidarietà più sincera. In questo momento sono in corso le indagini della magistratura che accerteranno le responsabilità, ma da parte mia non posso che deprecare chi usa violenza verso i più deboli”.

Il sindaco ricorda come il Comune di Montemurlo sia da sempre a fianco delle scuole in percorsi d’integrazione e solidarietà e dunque, notizie come queste fanno ancor più male:“Montemurlo è una piccola comunità che sui banchi di scuola ha sempre cercato di trasmettere il valore del rispetto e della solidarietà reciproca. Il mio appello, quindi, è rivolto a tutti i genitori, agli insegnanti e alle istituzioni scolastiche a tenere sempre alta la guardia verso i fenomeni di bullismo, a denunciare e a chiedere aiuto. La violenza la si combatte con l’educazione delle vittime e dei “carnefici” e la consapevolezza. Il silenzio e la paura non aiutano a prevenire e sconfiggere un fenomeno, che vede sempre più spesso protagoniste anche le ragazze”.

Infine, il sindaco Lorenzini lancia una proposta: “Invito caldamente il preside Calusi dell’istituto comprensivo e il preside Flaviano del liceo “U. Brunelleschi” a promuovere quanto prima con il Comune e le forze dell’ordine, una giornata contro il bullismo. Un fenomeno che ha molte facce, talvolta sconosciute ai genitori e agli insegnati, come quella del cyberbullismo, legato all’uso delle nuove tecnologie. Lavoriamo, dunque, tutti insieme per far crescere una futura generazione che sia più solidale nei confronti dei più deboli e che valorizzi le differenze e non ne abbia paura”.