Esercitare un controllo tecnico e politico sull’iter di valutazione, progettazione, realizzazione e gestione della nuova pista di Peretola. È l’obiettivo dei nove sindaci che stamani, con la firma del protocollo d’intesa, hanno istituito il Comitato di Garanzia per l’impatto ambientale del nuovo aeroporto di Firenze. I Comuni di Firenze, Prato, Poggio a Caiano, Carmignano, Sesto Fiorentino, Campi Bisenzio, Signa, Lastra a Signa e Calenzano daranno vita a un tavolo tecnico e uno politico. Il primo, denominato Gruppo di Studio Intercomunale, presieduto dal Comune di Sesto Fiorentino, lavorerà per analizzare, studiare e valutare la documentazione sull’impatto ambientale e sul progetto definitivo, che devono ancora essere presentati da Adf. Ciascun sindaco potrà nominare – entro una settimana – un membro del Gruppo di Studio, che sarà scelto tra i tecnici della propria amministrazione oppure, se necessario, potrà proporre agli altri primi cittadini un tecnico scelto tra Università ed Enti con specifiche competenze in materia. In questo caso i costi delle consulenze saranno ripartiti fra i Comuni firmatari in modo proporzionale al numero degli abitanti. Al tavolo tecnico potrà anche essere attribuito il compito di vigilare sull’attuazione delle prescrizioni ambientali nell’ambito della procedura di Via del progetto definitivo.
Accanto al tavolo tecnico, viene costituito inoltre un organismo politico, denominato Tavolo permanente interistituzionale, che sarà composto dai nove sindaci e coordinato da quelli di Firenze e di Prato.
“Con questo accordo – hanno detto i firmatari – abbiamo costituito un osservatorio a monte, per il controllo e il monitoraggio attento e preciso di tutte le fasi del progetto. Lavoreremo insieme per ottenere tutte le garanzie per la salute dei nostri cittadini, la difesa dell’ambiente, la tutela e vivibilità dei territori, l’assetto idrogeologico e lo sviluppo sostenibile. Saremo per la prima volta tutti coinvolti alle riunioni delle Conferenza di Servizi che si svolgeranno nell’ambito delle procedure di valutazione d’impatto ambientale e di approvazione del progetto definitivo dell’opera. I sindaci faranno fronte comune, vigileranno su ogni fase, a partire da quelle preventive, e seguiranno tutti i passaggi, anche avvalendosi dei propri tecnici”.
Biffoni: “Il gruppo tecnico non esclude altri studi di enti terzi”
Il sindaco di Prato Matteo Biffoni, che a dicembre scorso ha ricevuto dal consiglio comunale con voto unanime il mandato di “attivarsi affinchè venga redatta una valutazione di impatto ambientale e sanitaria (Vas e Via) da un soggetto terzo e imparziale”, afferma che il protocollo firmato stamani non esclude questa possibilità. “Manca ancora il progetto definitivo e purtroppo finora – senza dati tecnici – si è rischiato di muoversi sulla base dei sentimenti: non è chiara neppure la lunghezza esatta della pista. Al momento in cui avremo i dati, siamo disposti a fare anche uno studio terzo e imparziale a cui affidare Vas e Via. Intanto è stato avviato un percorso stabile con i Comuni, e il coinvolgimento dei tecnici comunali che conoscono il territorio è una garanzia aggiuntiva. Abbiamo fatto qualcosa di più rispetto a quello che veniva chiesto dal consiglio comunale”.
Le diverse posizioni dei sindaci sull’aeroporto
Alla presentazione del protocollo, diverse sono state le premesse e le prese di posizione. Il sindaco di Poggio a Caiano Marco Martini ha confermato la propria “contrarietà assoluta” al progetto; il primo cittadino di Carmignano Doriano Cirri ha manifestato, tra le preoccupazioni, quella dei viticoltori che potrebbero veder compromessi gli investimenti nelle produzioni biologiche. Il sindaco Matteo Biffoni ha detto che a fronte di posizioni “molto frastagliate” in città, il suo impegno istituzionale sarà quello di assicurare la “difesa della salute”.
Esplicito il sindaco di Campi Bisenzio, Emiliano Fossi: “La scelta é irreversibile, é stata fatta. Noi non siamo i comitati, siamo a fare politica e ci dobbiamo confrontare con le cose concrete: la variante al Pit è stata approvata dalla Regione e ne dobbiamo prendere atto. Adesso dobbiamo seguire l’iter da vicino con i nostri tecnici e studiare gli aspetti legati all’assetto idrogeologico, all’impatto acustico e ambientale”.
Sulla stessa linea il sindaco di Calenzano Alessio Biagioli: “Non é più la fase della scelta urbanistica che la Regione ha già compiuto ma è il momento di una verifica ambientale concreta. Pur rimanendo contrari sul piano economico e della compatibilità ambientale, non ci si può sottrarre ai compiti e alle responsabilità di amministratori. Altrimenti, tra chi ha fatto una scelta acritica motivata con l’esigenza di potenziare l’aeroporto e chi in modo acritico rifiuta l’ampliamento di Peretola, c’è il rischio che si crei un vuoto e nessuno si curi degli aspetti tecnici del progetto e i relativi impatti”.
Soddisfatto l’assessore al bilancio e alle partecipate del Comune di Firenze Lorenzo Perra: “Siamo contenti e motivati. L’ampliamento di Peretola è un’opera di interesse nazionale, con ricadute ampie in tutti i comuni contigui. La burocrazia spesso ha tanti momenti di discussione e pochi momenti di analisi. Questo attivato assieme alle altre amministrazioni è un percorso in cui si fa analisi. Vediamo con interesse l’inizio di una fase di studio e di ricerca di soluzioni”.
Dario Zona
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