929 ispezioni fatte: 718 aziende irregolari, 1122 lavoratori irregolari. Sono i numeri del 2014 della direzione territoriale del lavoro di Prato. Un lavoro che ha accertato come gran parte delle imprese controllate non fosse in regola. Dei lavoratori irregolari 1028 erano impiegati in nero, 235 sono risultati clandestini. Oltre 5milioni di euro l’imponibile evaso ai fini contributivi, ma ne sono stati incassati solo 400mila derivanti dalle sanzioni. I controlli hanno riguardato vari ambiti, dall’edilizia, all’industria fino al terziario, con particolare attenzione ai servizi interforze nelle imprese cinesi. Il numero dei lavoratori clandestini scoperti a Prato è pari al 71% del totale rilevato nell’intera Toscana. A fronte di una mole di lavoro elevata, che comprende anche controlli congiunti con gli ispettori dell’Asl, la direzione del lavoro di Prato soffre la carenza di personale: al momento sono 12 gli ispettori operativi. Resta arduo riuscire ad incassare le sanzioni elevate: i 400mila euro riscossi rappresentano infatti solo il 7% di quanto riscosso a livello regionale, a causa soprattutto della difficoltà nel reperire gli imprenditori cinesi. Anche per questo la direzione del lavoro, presso la propria sede, ha attivato un front office per dare informazioni in lingua cinese.
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