11 Febbraio 2015

Sovraffollamento negli appartamenti e problemi di convivenza nei condomini: accordo tra Comune, Asl e Anaci per controlli mirati


E’ stato firmato questa mattina in Palazzo comunale il protocollo d’intesa tra il Comune di Prato e l’Anaci (Associazione nazionale amministratori condominiali e immobiliari) provinciale per dare avvio alla costituzione di un tavolo tecnico di confronto tra amministratori di condominio e polizia municipale. Un sistema di lavoro e collaborazione che permette di raccogliere tutti gli esposti, i reclami e le segnalazioni da parte dei cittadini per i diversi problemi nei condomini e dare il via a interventi mirati.

Le funzioni del “Tavolo”. Il Tavolo tecnico permanente di confronto serve a favorire la gestione condivisa delle segnalazioni da parte dei cittadini, così da canalizzare in un unico sistema tutto ciò che viene sottoposto all’attenzione della polizia municipale attraverso gli amministratori di condominio, ma anche l’Urp del Comune, mail al sindaco o altro. Al Tavolo, che si riunirà il primo martedì di ogni mese, siedono i rappresentanti della Polizia Municipale, i rappresentanti di Anaci e, invitato in via permanente, dell’unità funzionale igiene e sanità pubblica dell’Asl 4 di Prato.

Il ruolo di Anaci. L’Anaci diventa il referente unico al quale tutti gli amministratori di condominio segnaleranno le diverse problematiche così come raccolte nella loro attività, farà un’azione di filtro ordinando le segnalazioni secondo un criterio progressivo di priorità e li porrà all’attenzione della Polizia municipale. “Quello di Anaci è un ruolo importante perché gli amministratori sono i primi a ricevere le segnalazioni e a poter raccogliere elementi utili per intervenire – spiega il presidente provinciale Francesco Bulletti -. Avere un metodo di lavoro condiviso aiuta sicuramente a dare risposte ai condomini”.

Il metodo di lavoro. Sovraffollamento negli appartamenti, presenza di bombole, uso non corretto di fondi commerciali al piano terra di un palazzo o dei garage. Sono solo alcuni esempi delle tante segnalazioni che arrivano a Comune, Polizia municipale e amministratori di condominio. “Ogni mese ci confronteremo sulle segnalazioni ricevute, così da evitare interventi doppi e con gli amministratori che potranno già darci elementi utili per intervenire o per passare la segnalazione all’Asl per le proprie competenze – spiega il comandante Andrea Pasquinelli, che ha voluto ringraziare il collega Stefano Assirelli che in prima persona si è occupato del perfezionamento del protocollo -. Questa razionalizzazione ci permette anche di fare uno screening preciso delle situazioni più critiche nelle diverse zone, dal momento che ogni amministratore gestisce più condomini, facendoci intervenire con più velocità, minor dispendio di forze e attivando subito gli uffici competenti in base alla natura del problema segnalato”.

“Il protocollo è un tassello ulteriore in una più vasta politica di interventi mirati non solo a controllare il rispetto delle norme, ma anche per una gestione dei conflitti e la creazione delle condizioni per una migliore convivenza nei condomini  – ha sottolineato il sindaco Matteo Biffoni che ha firmato il protocollo con il presidente provinciale Anaci Francesco Bulletti -. Prato è la prima città in Toscana e una delle prime in Italia, dopo Torino e Padova, a mettere in campo questo tipo di strumento”. La presenza di cittadini di diversa nazionalità porta spesso a difficoltà di convivenza, ma non è questa l’unica preoccupazione dell’amministrazione: “La stretta radicale sui controlli nei capannoni non è sufficiente, perché sappiamo che molto spesso vengono utilizzati in maniera inappropriata appartamenti, garage e fondi commerciali, violando sotto diversi profili le normative – sottolinea Biffoni -. Per questo è importante agire anche con i controlli nei condomini, soprattutto per le conseguenze che hanno sulla civile convivenza. Il ruolo degli amministratori è fondamentale per poterci mettere in condizione di intervenire nel migliore dei modi”.