Atti quotidiani di criminalità odiosa e violenta. Percezione di insicurezza da parte dei cittadini a livelli altissimi. Uno stato di emergenza continua per gli operatori delle forze dell’ordine, e a mancare, oltre agli organici e i mezzi, è anche la volontà politica per contrastare il fenomeno, visto che a livello nazionale si ipotizza addirittura una depenalizzazione di alcuni reati. A denunciare tutto ciò, nei giorni in cui in città si registra un’escalation di furti, scippi e rapine, è una poliziotta pratese, Antonietta Acierno, segretaria provinciale del Sap, il Sindacato autonomo di polizia.
Di seguito l’intervento integrale.
Come poliziotta che opera nella realtà pratese, posso dire e confermare che la percezione di insicurezza avvertita dalla nostra popolazione è ormai a livelli altissimi. Non passa giorno che in città non si verifichino atti di criminalità odiosa e violenta, scippi, rapine, furti in appartamenti, accoltellamenti. La panoramica della società pratese è a dir poco preoccupante e non possiamo sottacere il fatto, come certifica anche il Sole 24 Ore, che abbiamo in città una percentuale di extracomunitari e stranieri tra le più alte d’Italia. Spesso sento da parte di tanti concittadini la voglia di farsi giustizia da soli perché lo Stato risulta assente. Questa cosa è assai preoccupante! Ormai a Prato tutti gli sforzi delle Forze dell’Ordine, con le esigue risorse di cui disponiamo, non bastano più. In Questura viviamo in uno stato di emergenza continua con gli operatori che devono far fronte a continue richieste di intervento a situazioni di emergenza. Negli ultimi anni abbiamo assistito a trasferimenti di personale in divisa presso altre realtà senza adeguati ricambi, una sproporzione enorme tra chi va e chi viene: gli organici sono fermi al 1996 con la popolazione che è raddoppiata! I poliziotti, i carabinieri, le forze dell’ordine tutte fanno quel che possono nella situazione data: oltre agli organici, mancano i mezzi e soprattutto manca la volontà politica. A tutti i livelli. A livello nazionale si ipotizza addirittura una depenalizzazione di alcuni reati che determinerebbe il caos. Chi ha responsabilità politiche e di governo, anche locali, non può continuare a far chiacchiere, magari a criticare le Forze dell’Ordine, quando poi a livello parlamentare la propria parte politica lavora per depauperare il sistema sicurezza, per togliere risorse come è stato fatto nell’ultima legge di stabilità e per indebolire realtà come Prato che sono sempre in secondo, terzo, quarto piano rispetto al capoluogo regionale e ad altre città toscane. Prima di essere una poliziotta, sono una cittadina. Di questo passo, lo dico con grande rammarico, non potremo che andare peggio.
Antonietta Acierno
Segretario Provinciale Sap
Sindacato Autonomo di Polizia – Prato
Commenti