13 Febbraio 2015

Il Vescovo ai dipendenti di Eurotintoria: “Sono pronto a incontrare i titolari”. I lavoratori: “Prato deve recuperare i valori etici e cristiani”


Il vescovo di Prato Franco Agostinelli si è detto disponibile a scrivere una lettera e se necessario a incontrare i titolari di Eurotintoria. Il Presule lo ha promesso a una quarantina di dipendenti dell’azienda che questo pomeriggio sono stati accolti in Palazzo vescovile per raccontare il momento difficile che stanno vivendo a seguito della chiusura della loro fabbrica.

«Quando si tratta di lavoro non si può scherzare – ha detto mons. Agostinelli – quando vengo a sapere che qualcuno è rimasto senza una occupazione mi chiedo sempre: come farà la sua famiglia?». Per questo motivo il Vescovo ha invitato i lavoratori di Eurotintoria e i rappresentanti sindacali per ascoltare le loro ragioni e mettersi a disposizione «per darvi una mano nei limiti delle mie possibilità», e poi ha aggiunto: «Non sono né un politico né un imprenditore ma in forza del mio ruolo di Pastore di questa diocesi ho a cuore le sorti delle persone e delle loro famiglie».
Dopo aver esposto la situazione che ha portato all’improvviso licenziamento degli 82 dipendenti per la cessazione dell’azienda, uno dei lavoratori ha letto un messaggio di ringraziamento a mons. Agostinelli a nome di tutti i colleghi. «Tra di noi ci sono diverse sensibilità, c’è chi ha fede e chi no – ha letto Riccardo Cerchiari interpretando il sentimento dei presenti – ma tutti siamo consapevoli che per rilanciare il distretto c’è bisogno di valori etici e cristiani che possano far luce in questa città, altrimenti – ha affermato – la mancanza di lavoro può portare ad atteggiamenti aspri e intolleranti verso chi viene da fuori, questa è una Prato che non ci piace».
In apertura dell’incontro Massimiliano Brezzo della Cgil ha annunciato che ci sono buone speranze che i dipendenti, la metà dei quali ha più di 50 anni, possa accedere agli incentivi della cassa integrazione. «Proprio questa mattina – ha detto Brezzo comunicandolo al Vescovo e informando i presenti – il consulente dell’azienda è stato convinto a prendere in considerazione la richiesta della cassa integrazione, il passo successivo è fare la richiesta in Provincia, dobbiamo far presto prima dell’emanazione dei nuovi decreti del Job Acts che non prevedono questa possibilità». «Sono felice per questa notizia – ha commentato mons. Agostinelli – dà respiro alle vostre difficoltà e apre uno spiraglio positivo». Tra le richieste fatte al Vescovo dai rappresentanti sindacali c’è anche quella di farsi portavoce in città del bisogno di prendere coscienza di queste situazioni, «occorre che queste dismissioni vadano governate – ha detto ancora Brezzo – dobbiamo renderci conto che perdere aziende importanti come Eurotintoria porterà alla morte del nostro sistema produttivo, il cuore pulsante del distretto sta perdendo colpi, per funzionare la filiera ha bisogno di tanti pezzi». Un concetto questo che è stato ribadito anche da Chiara Malinconi della Cisl. «Vivendo la realtà di Prato – ha affermato mons. Agostinelli – mi sono accorto che c’è incapacità di camminare insieme e questo è un male, chi fa sinergia non solo lavora meglio ma ha più capacità contrattuale, l’ho detto e lo ripeto: o ci si salviamo tutti o perdiamo tutti».


Infine il Presule ha invitato i dipendenti di Eurotintoria e tutti i lavoratori pratesi a partecipare alle «Messe per Prato», le celebrazioni mensili pensate per pregare per il bene della città. La prossima, in programma il 21 febbraio alle 18 in cattedrale, avrà come intenzione la famiglia, mentre quella successiva, il 21 marzo sarà dedicata al tema del lavoro. «In quella occasione – ha concluso Agostinelli – faremo sentire di nuovo la nostra e la vostra voce affinché Prato possa ancora andare avanti con forza e fiducia nel futuro».