La protesta contro il possibile insediamento di ditte che trattano la frantumazione di inerti va avanti e trova tutti uniti. Oggi gli abitanti di Casale hanno organizzato un sit-in dimostrativo nel luogo scelto dal’amministrazione come possibile sito per la collocazione di imprese di frantumazione inerti, Varvarito in primis. Il terreno, che si trova tra la Declassata, l’autostrada ed il casello di Prato Ovest, non è molto lontano dalle abitazioni di via del Trebbio alla Bardena, le prime in linea d’aria interessate. Ma sono tutti gli abitanti di Casale ad opporsi alla scelta, preoccupati per le ricadute ambientali. Al sit-in hanno preso parte anche rappresentanti dei comitati di San Giorgio e – soprattutto – Iolo, zona quest’ultima individuata come possibile alternativa al sito di Casale. Gli abitanti di Casale, oltre ad evidenziare la vicinanza delle abitazioni, hanno sottolineato come il terreno in questione sia già classificato a rischio idrogeologico. No a Casale, quindi, ma anche all’alternativa Iolo. Per questo i cittadini invitano l’amministrazione a trovare soluzioni alternative. Al sit-in era presente anche la consigliera comunale indipendente Marilena Garnier, che ha già presentato due interrogazioni sulla questione. Per Garnier la giunta deve riconsiderare la questione, spostando il sito per la frantumazione degli inerti fuori da Prato.
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