I negozi a Lucca e Livorno hanno già chiuso e il prossimo potrebbe essere quello di via Targetti a Prato, i cui 11 dipendenti rischiano il posto di lavoro. È una crisi anomala quella delle società a marchio Maury’s: a metterle in ginocchio – secondo quanto comunicato ai sindacati – sono state le cartelle esattoriali ricevute da Equitalia per un importo pari a 2,5 milioni di euro, che si riferiscono alla precedente gestione da parte di Stefan, società attualmente in amministrazione straordinaria. I debiti contratti da Stefan sono stati chiesti a Maury’s, che a novembre 2012 ne aveva rilevato 5 negozi in Toscana (Prato, Lucca, Livorno, Pisa e Poggibonsi), per il principio della responsabilità solidale. Così, si è aperta una crisi che riguarda una cinquantina di lavoratori: i dieci di Lucca sono stati assunti da un’altra società che ha comprato il negozio. Su richiesta dei sindacati, la Regione ha convocato per lunedi un tavolo a cui parteciperanno l’assessore al lavoro Gianfranco Simoncini e i presidenti delle province di Prato, Livorno, Pisa e Lucca. Sarà quella l’occasione per capire la natura e il presupposto giuridico alla base delle richieste di Equitalia.
L’acquisto dei negozi avvenne prima dell’amministrazione straordinaria di Stefan, sotto la quale sono passati di mano altri negozi, fra cui quello di piazza San Marco, ceduto a Family. Quest’ultima non dovrebbe essere chiamata a rispondere delle pendenze di Stefan, proprio perchè ha rilevato il punto vendita dopo l’intervento del commissario straordinario nominato dal Tribunale.
Quest’ultimo ha tempo fino al 31 marzo per tentare di vendere i negozi Stefan che ancora non hanno trovato un acquirente: si tratta principalmente dei Cash and Carry, a Firenze, Pistoia, Montecatini e quello di Prato, vicino alla Questura, chiuso da tempo. In tutto sono un centinaio i dipendenti Stefan che ancora non sono stati ricollocati. Per loro la cassa integrazione scadrà il 31 marzo; poi andranno in mobilità con le nuove norme previste dalla legge Fornero, che hanno ad esempio ridotto da tre a due anni la copertura per gli ultracinquantenni.
D.Z.
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