Edificio principale bisognoso di restauro, una struttura abusiva con discarica annessa, gabbie non a norma, mancata accessibilità per i disabili. Sono solo alcune delle problematiche attuali del Centro di scienze naturali, nel quale oggi ha effettuato un sopralluogo la commissione urbanistica presieduta da Massimo Carlesi. Il tour è servito per prendere conoscenza delle tante cose che non vanno nel Csn. Si comincia con l’edificio principale, che ospita il museo ed il rettilario. Tetto dal quale filtra acqua, una soffitta diventata una vera e propria discarica e pavimento del museo che trema al passaggio delle persone sono i tre problemi maggiori. Usciti dall’edificio, ci si trova davanti ad un annesso di strutture, gran parte delle quali gabbie, completamente abusive e non adatte. Oltre ad altre recinzioni non a norma, esiste anche un problema legato al laghetto, che necessita di ripulitura. Lungo i vialetti pedonali sono in corso lavori di potatura e taglio delle piante pericolanti, per garantire la sicurezza dei visitatori. Procedendo lungo il percorso, ci si imbatte nel tendone che ospita i mezzi del servizio antincendio. Anche per questi si sta cercando una soluzione alternativa, poiché capita che durante le emergenze i mezzi, per uscire, debbano passare in mezzo ai visitatori. Ultimo problema, ma solo per dislocazione, la cosiddetta casa delle signorine. Una struttura degli anni ’60 nata come centro per campi estivi, ormai diroccata e diventata una vera e propria discarica.
Per risolvere le questioni più urgenti servono circa 150mila euro, ma il nuovo presidente del Csn Marco Morelli nelle prossime settimane presenterà alla giunta un progetto per la riqualificazione ed il ripensamento delle funzioni del Csn. Una delle idee principali è quella di trasformarlo in un vero e proprio centro di recupero fauna autorizzato dalla Regione. Un ruolo importante lo giocherà anche la didattica. La direzione del Csn per il 2015 ha già ricevuto 8200 prenotazioni di studenti che vogliono visitare il centro.
Guarda il video e ascolta l’intervista al presidente del Csn Marco Morelli
Commenti