Uno sciame sismico è in corso dalle prime ore della notte sull’Appennino tosco-emiliano. Decine le scosse registrate finora, la prima è avvenuta poco dopo le 3, con una una magnitudo che va da 2 a 4 gradi della scala Richter. L’epicentro è tra i comuni bolognesi di Camugnano e Castiglion de Pepoli e Vernio. Le scosse sono state avvertite in tutta la Valbisenzio. La più forte di intensità, con una magnitudo di 4,3, è stata registrata alle 7,50 ed avvertita anche a Prato. Per precauzione il sindaco di Vernio Giovanni Morganti ha deciso di chiudere le scuole su tutto il territorio.
In tarda mattinata è stato chiuso anche il Comune di Cantagallo. La decisione è stata presa dal sindaco Guglielmo Bongiorno: non sono stati per ora rilevati danni, ma il palazzo in cui ha sede il Comune è antico e la chiusura servirà a far compiere i rilievi ai tecnici. Sempre a Cantagallo è stata chiusa anche la scuola ed i circa 70 bambini hanno fatto lezione nella palestra attigua all’edificio. Chiuso in via precauzionale anche il presidio territoriale dell’Asl a Vernio.
Le scia sismica sull’Appennino tosco-emiliano è proseguita per tutta la giornata culminando con una scossa di magnitudo 3.5 registrata dall’Ingv alle 18:13. L’epicentro nella zona tra Camugnano, Castel di Casio, Castiglione dei Pepoli, comuni del Bolognese e Vernio. Tra i 10 e i 20km anche i comuni di Castel d’Aiano, Granaglione, Grizzana Morandi, Porretta Terme, San Benedetto Val di Sambro, Vergato, in provincia di Bologna, Sambuca Pistoiese, Barberino di Mugello, Cantagallo e Vaiano.
Ascolta l’intervista al geologo Andrea Fiaschi della Fondazione Prato ricerche.
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