Maxi furto nell’appartamento di Stefano Santanni (nella foto sotto), ex titolare del maglificio Cervino e ora immobiliarista, che ieri pomeriggio ha subito la visita dei ladri nell’appartamento di via Muratori. I malviventi hanno tagliato con un flessibile la cassaforte (nella foto) portando via mille euro in contanti, preziosi e alcuni orologi, per un valore complessivo tra i 40 e i 50 mila euro.
A raccontare quanto accaduto è lo stesso imprenditore, che ha denunciato il fatto ai carabinieri. “Io e mia moglie eravamo usciti nel pomeriggio per andare al mare e la casa era rimasta vuota. Siamo dovuti tornare attorno alle 17,30 perchè era suonato l’allarme. I ladri sono entrati dal balcone sul retro, hanno scavalcato e sono entrati nella camera di mio figlio. Per eludere il sistema perimetrale di allarme hanno staccato le stecche della persiana e sfondato un pannello senza aprire la porta finestra. Hanno rovistato nelle camere da letto e poi hanno trovato la cassaforte, che è stata tagliata con un flessibile da mani esperte, senza essere smurata. L’hanno svuotata completamente, ci hanno lasciato soltanto i passaporti. Poi hanno provato ad entrare in un’altra stanza e a quel punto è ssuonato l’allarme”.
A notare i ladri in fuga, mentre scavalcavano il cancello, è stata una vicina di casa che ha chiamato i carabinieri, i quali hanno effettuato un sopralluogo sul posto. Per Santanni non è il primo furto subito: “Nell’abitazione al mare i ladri ci hanno colpito per due volte di notte, mentre dormivamo. In un caso c’erano cinque persone in casa, nell’altro otto. Mi avevano già portato via preziosi e orologi e fuggirono con la mia macchina, che ritrovai dopo tre mesi. Adesso non mi c’è più niente da rubare” racconta sconsolato l’imprenditore, che ha subito altri tentativi di furto e spaccate all’auto in sosta. “Siamo nella zona della stazione ed è capitato almeno tre volte; in una circostanza hanno rubato la bici da corsa che avevo lasciato in macchina”.
L’imprenditore pensa di potenziare il sistema di allarme: “Qualcosa faremo, ma ad esempio anche le telecamere non risolvono i problemi. Avevo dato in affitto un fondo di nostra proprietà in via Santa Trinita a un commerciante che aveva aperto un distributore automatico. Ebbene, il locale era pieno di telecamere, ma nonostante i filmati e le denunce alle forze dell’ordine i furti e gli atti vandalici non si fermavano (leggi l’articolo e guarda i filmati delle razzie compiute dalla banda di giovani, ndr) e a luglio scorso questo signore ha deciso di chiudere e restituirmi il fondo, che adesso è sfitto”.
D.Z.
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