9 Gennaio 2015

Maxi attesa per un posto letto al nuovo ospedale, Milone: “Al Misericordia e Dolce servono le cure intermedie e non un parco”


Sul caso dell’anziana di 87 anni affetta da broncopolmonite acuta costretta ad attendere 24 ore al pronto soccorso prima di essere ricoverata (leggi l’articolo), interviene il consigliere comunale di Prato Libera e Sicura Aldo Milone, che ringrazia ironicamente il presidente della Regione Rossi per aver realizzato un nuovo ospedale carente di posti letto e invita il sindaco Biffoni a utilizzare una parte del vecchio Misericordia e Dolce per le cure intermedie ed “evitare  che tante famiglie vadano in difficoltà per gestire la fase post-operatoria delle persone anziane dimesse dall’ospedale”. Di seguito l’intervento di Aldo Milone.

Il caso della signora 87enne, che è stata costretta ad aspettare 24 ore al pronto soccorso del nuovo Ospedale S.Stefano, porta, ancora una volta, all’attenzione le carenze strutturali del nuovo nosocomio. Casi come questi ne abbiamo avuto diversi in questi mesi come pure di persone anziane subito dimesse, nonostante avessero ancora bisogno di cure, e scaricate sulle spalle dei familiari che si trovano anche impreparati a gestire una degenza post-operatoria. Ringraziare il Presidente Rossi per averci regalato questa struttura così capiente nonostante la città continui ad avere un aumento demografico, credo che sia il minimo. Rossi, però, dovrebbe ringraziare soprattutto gli operatori sanitari i quali riescono con tanta fatica e professionalità a sopperire alle ben note deficienze di questo nuovo Ospedale. Del resto da un ex assessore regionale alla sanità, come il Sig. Rossi, cosa ci potevamo aspettare quando non riesce a controllare i buchi finanziari di alcune Asl, ad esempio i 400 milioni di euro di Massa? Questo è emerso anche da un recente provvedimento del Giudice per le indagini preliminari fiorentino. Nonostante questa sentenza, verrà di nuovo candidato per le prossime elezioni regionali avendo già ricevuto l’investitura da Renzi. Adesso, però, la palla passa al nostro Sindaco Biffoni che ha acquistato l’area dell’ex ospedale. Biffoni si sta rendendo conto delle criticità presenti nel nuovo nosocomio o è sempre intenzionato a costruire un bel parco che rischia di diventare un ambiente ideale per i tanti tossicodipendenti presenti in città? Utilizzare una parte della vecchia struttura per le cure intermedie ed evitare che tante famiglie vadano in difficoltà per gestire la fase post-operatoria una volta dimesse le persone anziane che invece avrebbero l’opportunità di continuare le cure in una struttura idonea, il nostro Sindaco l’ha presa in considerazione quest’ipotesi o vuole continuare con le sue idee (saranno sue?) futuristiche?

Aldo Milone
capogruppo Pls

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