È scomparso questo pomeriggio alle 17,30 il canonico Antonio Pivetta. Il sacerdote è morto circondato dall’affetto dei suoi familiari e di alcuni parrocchiani all’ospedale di Prato, dove era ricoverato da oltre una settimana per il complicarsi di una grave malattia.
Don Antonio era nato a Motta di Livenza in provincia di Treviso, il prossimo 19 settembre avrebbe compiuto 80 anni. In città era molto conosciuto per essere stato per 43 anni parroco di San Giusto e per aver guidato fino a pochi anni fa l’ufficio diocesano pellegrinaggi.
Dopo gli studi al Seminario di Pordenone e l’ordinazione sacerdotale ricevuta il 3 luglio 1960 a San Giovanni di Casarsa, don Pivetta è arrivato a Prato alla fine degli anni Sessanta. Tra i suoi primi incarichi ricordiamo quello di vice assistente diocesano dei giovani di Azione cattolica. Per molti anni ha insegnato la religione nelle scuole medie, dove è venuto in contatto con generazioni di ragazzi e ragazze pratesi. È stato cappellano dei Vigili del Fuoco di Prato. Nel 2010 aveva festeggiato i 50 anni di sacerdozio e tutto il paese di San Giusto gli tributò una grande festa.
A causa di una grave malattia, dalla metà di novembre era ricoverato presso la Casa di riposo delle suore Iolo. Nei giorni scorsi, per l’aggravarsi della sua situazione il vescovo mons. Franco Agostinelli e il vicario mons. Nedo Mannucci si sono recati più volte a trovare don Antonio. Quest’oggi, non appena saputa la notizia della morte, mons. Agostinelli si è recato in ospedale per benedire la salma e portare la sua preghiera al sacerdote.
I funerali, presieduti dal vescovo Franco Agostinelli, saranno celebrati venerdì 23 gennaio alle 10:30 nella chiesa di San Giusto, dove sarà esposto da domani alle ore 17.
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