6 Gennaio 2015

Incidente via Valentini, parla l’avvocato dell’investitore: “Non c’è stata omissione di soccorso e la vittima ha attraversato in maniera scriteriata” Video


“Dopo l’incidente il mio assistito ha prestato soccorso per primo. Ha visto il giovane che rantolava sotto ad una macchina in sosta con gli occhi aperti e il volto sanguinante. Si è avvicinato per aiutarlo e lo ha quasi abbracciato, ma una ragazza uscita dalla pizzeria, che era al telefono con il 118, gli ha detto di non toccarlo e di attendere l’arrivo dell’ambulanza”. Così l’avvocato Leonardo Pugi, che difende il 29enne marocchino costiutuitosi ieri pomeriggio e in stato di fermo, ricostruisce i momenti immediatamente successivi all’incidente che sabato sera è costato la vita a Giancarlo Ravidà. Il legale contesta dunque l’omissione di soccorso.

Secondo quanto riferito, dunque, il 29enne marocchino dopo l’incidente avrebbe spostato la macchina di pochi metri e sarebbe rimasto in via Valentini fino a quando l’ambulanza ha portato via il giovane. Una versione che è avvalorata da alcuni particolari che soltanto chi era sul luogo dell’incidente poteva conoscere, come la direzione di provenienza delle due ambulanze, la presenza di due vigilesse che hanno acquisito i documenti del proprietario di un’auto in sosta e di altri dettagli.
“Non si è assunto subito le sue responsabilità per paura. Ma mi ha chiamato la sera successiva, è profondamente addolorato per quello che è successo e piange. Quando mi ha chiamato mi trovavo in Val d’Orcia e la mattina successiva ho telefonato in Questura per avvertire che nel pomeriggio ci saremmo recati a spiegare tutto. Se c’è stato un ritardo, è colpa mia” aggiunge l’avvocato, che porge le condoglianze alla famiglia della vittima.

“Il mio assistito è un ragazzo di 29 anni che si è trovato ad affrontare una cosa più grande di lui, ma non è fuggito dopo l’incidente, un fatto tragico che sarebbe potuto capitare a chiunque. Nel filmato si vede che l’auto viaggiava a velocità moderata, quelle che precedono e che seguono andavano a velocità più sostenuta. Il fatto è avvenuto di notte. Il ragazzo proveniva da una zona buia ed era coperto, nella visuale del mio assitito, da un un Suv che era parcheggiato accanto al marciapiede. Il pedone, in queste condizioni, era un ostacolo difficile da vedere e da evitare. In questo video – se mi è consentito di dirlo – il ragazzo attraversa la strada in maniera scriteriata, lontano dalle strisce e con il volto che guarda da un’altra parte”.

L’avvocato contesta anche il provvedimento di fermo, motivato dal pm con il pericolo di fuga. “Il 29enne è sposato con una ragazza italiana, ha due bambini piccoli e un regolare permesso di soggiorno. Si è costituito e ho fornito agli inquirenti l’originale della patente di guida. Non credo che ci siano le condizioni per giustificare un pericolo di fuga”.

Dario Zona

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