Quaranta ore dopo aver investito e ucciso il 19enne Giacarlo Ravidà, si è presentato in Questura e ha confessato. Il pirata della strada è un automobilista marocchino di 29 anni che è stato sottoposto a fermo dal pubblico ministero Lorenzo Gestri, il magistrato che ha coordinato le indagini. L’arresto, con le accuse di omicidio colposo aggravato e omissione di soccorso, dovrà essere convalidato entro 48 ore dal gip.
L’automobilista ha confessato di aver investito il giovane per errore e ha sostenuto di essere tornato sul luogo dell’impatto poco dopo l’incidente per rendersi conto delle condizioni della vittima. Un fatto che sarebbe avvalorato da alcuni elementi acquisiti in giornata dalla polizia municipale, ma che al pari della confessione tardiva non ha evitato il provvedimento cautelare. In queste ore gli agenti stanno effettuando perquisizioni domiciliari e il sequestro del veicolo investitore: un’Audi A3 (intestata alla moglie, una connazionale) che era stata immortalata in queste immagini dalle telecamere di un negozio di via Valentini. La diffusione del filmato, disposta dal procuratore Antonio Sangermano, ha favorito le indagini: diverse sono state le segnalazioni giunte oggi alla polizia municipale. Il cerchio, insomma, si stava stringendo e il pirata della strada probabilmente sarebbe stato individuato nel giro di alcune ore. Sarà praticamente impossibile sapere se l’uomo, con un precedente per rissa, fosse alla guida sotto l’effetto di alcol; ulteriori accertamenti serviranno a capire se fosse consumatore abituale di droga e che tipo di frequentazioni avesse. In macchina assieme a lui, al momento dell’incidente, c’era un connazionale che il giorno successivo è stato arrestato dalla polizia per aver rapinato una coppia di coniugi cinesi (leggi l’articolo). Il sindaco Matteo Biffoni ha voluto ringraziare tutti coloro che in questi giorni si sono adoperati per ricostruire quanto avvenuto: “Mi congratulo con la Polizia municipale, le forze di polizia e la Procura, che insieme hanno svolto le indagini sull’incidente mortale di sabato scorso in via Valentini. Resta comunque il dolore per la morte di Giancarlo e per questo siamo vicini alla famiglia” ha detto Biffoni.
Dopo la pubblicazione del video che aveva immortalato l’incidente erano diverse le segnalazioni giunte ai vigili urbani, che stavano visionando le immagini di altre telecamere al fine di individuare l’auto incidentata. Un appello all’investitore era giunto anche da Domenico Ravidà, il cugino di Giancarlo: “Sii uomo, recupera la tua umanità e costituisciti” aveva scritto sul suo profilo Facebook. Il messaggio, che in poche ore era stato condiviso duemila volte dagli utenti di facebook, ringraziava tutti coloro che avevano mostrato vicinanza alla famiglia del giovane e invitava a fornire informazioni utili ad individuare il responsabile dell’investimento. Nei confronti del quale era indirizzato un appello: “Voglio scrivere a colui o colei che ha ucciso quel ragazzo di 19 anni, sii uomo, recupera la tua umanità e costituisciti, abbi il coraggio di pagare il prezzo giusto ed ingiusto del tuo atto, abbi il coraggio di chiedere scusa e di mendicare il perdono davanti agli occhi della nonna, del padre, della sorella, degli zii, della madre che da 36 ore sono davanti a quel corpo senza vita, e che, loro, uomini coraggiosi e veri, hanno deciso di donare per dare vita e speranza ad altre persone. Recupera la tua umanità, costituisci e mendica il perdono”.
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