È tornato in libertà il 29enne marocchino che lo scorso 3 gennaio ha investito e ucciso in via Valentini Giancarlo Ravidà, 19 anni, e che poi si era costituito due giorni dopo l’incidente. Il tribunale del riesame di Firenze ha accolto il ricorso presentato da Leonardo Pugi, avvocato difensore dell’automobilista, contro la misura di custodia cautelare disposta dal gip di Prato.
Il ventottenne, indagato per omicidio colposo ed omissione di soccorso, aveva investito Ravidà mentre il diciannovenne stava attraversando la strada non lontano dalle strisce pedonali, in via Valentini. L’uomo si era costituito più di 40 ore dopo l’incidente, spiegando agli inquirenti di “aver avuto paura delle conseguenze dell’impatto” e sostenendo di essere “rimasto sul luogo dell’incidente senza aver avuto il coraggio di ammettere la propria responsabilità”.
Dopo il fermo dell’automobilista, il gip aveva accolto le richieste della Procura di Prato e aveva disposto gli arresti domiciliari con un termine di due mesi, utili alla prosecuzione delle indagini. Dopo meno di 20 giorni, invece il Tribunale del Riesame ha posto fine agli arresti domiciliari e riconsegnato la libertà al 29enne.
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