La pieve di San Giusto in Piazzanese non riesce a contenerli tutti. Sono in centinaia accorsi oggi per l’ultimo saluto a don Antonio Pivetta, il canonico che per quasi 43 anni ha guidato, come un padre, la comunità parrocchiale del paese. “La vostra presenza qui oggi è il commento più significativo”, ha sottolineato il vescovo Agostinelli, che ha celebrato le esequie, a cui ha preso parte anche una vastissima rappresentanza del clero pratese. “Vorrei ringraziarvi tutti ad uno ad uno perché siete la testimonianza più forte del patrimonio che don Antonio ha costruito. Lui stava in mezzo alla gente, era fatto per il popolo e vi si dedicava in tante forme”. Sono arrivati amici e parenti anche dal Veneto, in pullman; ci sono i Vigili del fuoco, di cui don Antonio era cappellano e che da ultimo accompagnano il feretro a spalla; e poi la compagnia della Santa croce e del SS. sacramento; le suore di Iolo, dove era stato accolto e curato negli ultimi tempi; e poi ancora i Cavalieri del Santo sepolcro di Gerusalemme, i medici, gli infermieri. Ma soprattutto loro, i suoi fedeli, a cui “don Antonio ha lasciato una eredità importante che permette alla comunità di andare ancora avanti”, come ha ricordato Agostinelli: “Non dimentichiamo quello che lui ha insegnato”.
“E’ come se la comunità avesse perso un figlio”, ha aggiunto il nipote di don Antonio, che al termine delle esequie ha rivolto un ultimo saluto allo zio. “E sono grato a tutti coloro che hanno saputo stargli vicino. Le mura di questa pieve, così come quelle del chiesino di via Cava, risuoneranno delle sue parole”. “Siamo confusi e smarriti come figli che perdono un genitore”, ha detto, nella commozione, un parrocchiano. “Quando don Antonio è arrivato qui, più di 42 anni fa, la chiesa era ugualmente gremita ma la comunità era fatiscente e bisognosa di cure. Oggi è ben altro: don Antonio ha portato una ventata di freschezza e modernità. Ha accompagnato generazioni di fedeli, celebrando tutti i riti e procurandosi un grande seguito con il suo modo di fare, tenace, di fede granitica e simpatico. Tutto il paese ha goduto del suo operato e conserveremo sempre traccia del suo passaggio. Lo vogliamo salutare – ha concluso con la voce rotta dalla commozione – con un arrivederci e un immenso grazie”. La salma è stata sepolta nel cimitero di San Giusto, là dove don Antonio Pivetta ha speso tutta la sua vita di parroco.
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