Mazzi di rose e un casco posato dagli amici sulla bara bianca. Cattedrale gremita questo pomeriggio a Foggia per l’ultimo saluto a Giancarlo Ravidà, il 19enne investito e ucciso sabato scorso in via Valentini da un’auto condotta da un 29enne marocchino, costituitosi due giorni dopo. Ai funerali nella città pugliese hanno partecipato tanti amici che si sono stretti attorno alla famiglia: il padre del ragazzo, residente a Prato, la madre Carolina e la sorella Maria Giovanna.
Il rito funebre è stato officiato dal vescovo di Foggia Monsignor Pelvi assieme ad alcuni sacerdoti, tra cui don Fausto Parisi, che conosceva personalmente il ragazzo, i cui organi sono stati espiantati e donati per volere della famiglia.
Nel corso dell’omelia Mons. Pelvi ha rivolto un appello alla collettività e alle autorità affinché si oppongano unanimemente a quello che ha definito un vero e proprio male sociale: le morti sulla strada.
Alla fine della cerimonia in chiesa sono risuonate le note di una delle canzoni preferite di Giancarlo Ravidà: la dolce melodia di “All off me” di John Legend. Un lungo applauso e il rombo dei motori degli amici centauri hanno accompagnato l’uscita della bara dalla cattedrale e il corteo funebre.