Un piano di interventi da 3,5 milioni di euro per ridurre il rischio idraulico. Il Comune di Montemurlo insieme con Publiacqua ha presentato questa mattina lo studio di fattibilità che in due anni porterà a minimizzare il rischio idraulico con conseguente beneficio per tutto il territorio. In particolare verranno realizzate cinque importanti opere, più altri interventi minori su tutto il reticolo idraulico. Una risposta, concreta e rapida, agli allagamenti che nei mesi scorsi si sono verificati sul territorio. Uno studio approfondito sulla rete fognaria ha consentito di individuare carenze nel sistema. Lo scopo principale degli interventi, che rientrano nel piano di investimenti di Publiacqua, sarà quello di ridurre l’afflusso di acque parassite che vanno a sovraccaricare la fognatura e il sistema depurativo a servizio del Comune.
Per il 22 gennaio prossimo è stata convocata la conferenza dei servizi per l’avvio del procedimento formale che riunirà ad un tavolo tutti i soggetti coinvolti: la Provincia da parte sua, – che in attesa del trasferimento delle relative competenze alla Regione ha in mano la questione – si è impegnata a ridurre al minimo i tempi necessari per l’avvio dei lavori. Complessivamente dall’avvio dei lavori (che si spera possa essere nella primavera prossima) si stima che occorrano circa due anni per completare l’opera.
Gli interventi – Il piano delle opere prevede cinque interventi che consistono nella realizzazione di una serie di manufatti in grado di distribuire meglio i volumi delle acque piovane. In particolare, in località Mazzone sarà abbassata di circa 20 cm la soglia di sfioro dello scolmatore mentre per quanto riguarda l’impianto di Mazzaccheri sarà aggiunta una nuova pompa idrovora per gestire al meglio l’afflusso delle acque. Allo scolmatore di via Palarciano sarà realizzata una nuova paratoia sul rio Meldancione a valle del nuovo sollevamento di via Parugiano.
Sul torrente Agnaccino sarà potenziato il sollevamento in prossimità della cassa d’espansione, che permetterà così d’accumulare le acque piovane per poi farle defluire lentamente verso il torrrente Bure. L’ultimo intervento è anche quello che richiede l’impegno economico maggiore e prevede la realizzazione di un nuovo sollevamento allo scolmatore di via di Parugiano, che attualmente è condizionato dal livello del suo recettore finale che è il torrente Meldancione. Questa difficoltà di scolmo, infatti è causa di allagamento in via Siena, via Bisenzio, via Reno, mentre alla fine delle piogge si verifica un altro fenomeno, cioè l’inversione del flusso e il drenaggio nella fognatura delle acque meteoriche del torrente Meldancione. Lo studio di Publiacqua, inoltre, ha individuato ulteriori cinque interventi, definiti minori in termini di complessità idraulica, perché sono dovuti a perdite nelle fognature, provenienti da casse d’espansione, collettori di acque piovane e torrenti. Nel dettaglio, si tratta dello scolmatore delle casse d’espansione dello Stregale, il cui condotto presenta delle infiltrazioni acque piovane, per il quale sarà realizzata una specifica impermeabilizzazione. Un altro intervento riguarda l’infiltrazione nella rete fognaria di acque piovane provenienti dalla cassa d’espansione del Funandola, in prossimità di via Milano. Si procederà poi con la ritaratura dell’apertura dello scolmatore di via Carducci e dello scolmatore di via Buozzi e con la verifica del funzionamento del sollevamento della cassa di espansione sul Bagnolo. L’ultimo lavoro riguarda il risanamento della infiltrazione dal torrente Agna che impedisce il corretto funzionamento del sollevamento.
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