Dopo quelle sulla criminalità e sulle tasse, il Sole 24 ore pubblica questa settimana la classifica relativa alla qualità della vita nelle province italiane. Una graduatoria che ancora una volta farà discutere e che – obiettivamente – disegna una situazione per certi versi impensata. Prato si piazza al 35esimo posto finale, scalando 14 posizioni rispetto al 2013. Sono sei gli ambiti presi in esame per calcolare l’esito finale: tenore di vita; affari e lavoro; servizi e ambiente; ordine pubblico; popolazione; tempo libero. Per quanto riguarda il tenore di vita la nostra provincia è stazionaria al 26esimo posto. Per il Sole 24 ore, quindi, a livello nazionale i pratesi se la passano molto meglio di altri connazionali. Spicca un 30esimo posto nel valore medio delle pensioni. Per il quotidiano finanziario a Prato nel 2013 mediamente un pensionato ha ricevuto 1070 euro al mese. Colpisce, invece, il quarto posto nazionale per consumi per famiglia nel 2013: 2479 euro e quarto posto in classifica. Alla voce affari e lavoro arrivano altre sorprese: Prato è seconda a livello nazionale, con un alto numero di imprese ogni 100 abitanti. Ma il dato relativo ai debiti, che ci piazza tra le ultime province italiane, ci riporta alla realtà quotidiana. Quanto ad occupazione Prato è 11esima (anche questo valore imprevisto), mentre stravince nella classifica degli imprenditori under 30. 25esimo posto, invece, al capitolo servizi ambiente e salute, con Prato 19esima per presa incarico negli asili nido e 16esima nella speranza di vita. Alla voce popolazione la nostra provincia si piazza 29esima. I pratesi – secondo la classifica – sono cittadini fedeli, con un basso tasso di divorzi e separazioni. Non brilliamo, invece, quanto a titolo di studio: poco onorevole 96esimo posto quanto a numero medio di anni di studio per abitante. Stravinciamo per distacco alla voce numero di stranieri regolari in percentuale sulla popolazione. Le note dolenti arrivano per l’ordine pubblico: inquietante ultimo posto per Prato. Causa del nono posto per scippi e borseggi denunciati ogni 100mila abitanti, del settimo posto per scippi e rapine, così come per le estorsioni. Leggermente meglio per frodi e furti in casa, ma Prato anche in questi due ambiti è tra le peggiori. Infine la voce tempo libero, con Prato 50esima in classifica. Poche librerie e bar ristoranti, tanti cinema, primo posto per copertura della banda larga, ma scarsa propensione all’attività fisica.
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