L’amministrazione comunale ha dato il via a un intervento di ripulitura dei muri di via Pistoiese dalle scritte, in gran parte in lingua cinese. L’operazione, che rientra in un più ampio quadro di decoro urbano del Macrolotto Zero, ha preso il via venerdì scorso e prevede, oltre al ripristino del colore originario delle superfici, anche un contatto telefonico del Comune con i numeri scarabocchiati sui muri per spiegare a quali sanzioni va incontro chi prosegue nell’attività di writers. A lavorarci due aziende locali, la Pacianti Tiberio e la Lastrucci, esperte in questo genere di incarichi. “Vogliamo un quartiere che assomigli agli altri”, spiega l’assessore all’Ambiente Filippo Alessi, che con questa operazione risponde alle richieste degli abitanti emerse in una assemblea nel maggio scorso al Circolo Curiel. “Abbiamo coinvolto anche l’Ufficio immigrazione con le sue competenze, per contattare le associazioni cinesi presenti e coinvolgerle in una opera di dissuasione dalle scritte e sorveglianza della zona”, spiega ancora Alessi. “In più, avranno il compito di contattare i numeri telefonici che vengono scritti per spiegare le sanzioni in cui si incorre nel’esercizio di questa attività. Naturalmente – sottolinea Alessi – questa non è un’operazione di sicurezza né di Polizia, anche se tutti i numeri che acquisiamo verranno passati alle autorità competenti. Vogliamo soltanto attivare una buona pratica nella convinzione che vedere le superfici ripulite e come nuove dissuada chi scarabocchia dal ricadere nel suo gesto”. Per l’operazione sono stati messi in conto 5mila euro, “in una prima fase: ma potrebbero essere necessari forse 7/8mila euro complessivamente”. Piccole cifre, sottolineano comunque gli Uffici comunali; e ricordano l’esperienza, simile, delle mura scarabocchiate in centro storico che adesso sono molto meno colpite: “Ci lavoriamo dal 2012 – spiegano Alessandro Malvizzo e Rossano Rocchi – e l’esperienza ha dato buoni frutti per cui siamo fiduciosi che possano funzionare”.
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