Dopo una serie di scippi ed episodi di criminalità, gli anziani della parrocchia di San Giuseppe, nella zona di viale Montegrappa, hanno paura ad uscire di casa la sera. E il parroco – come riporta Toscana Oggi – li dispensa dal recarsi in chiesa. Ecco di seguito l’articolo tratto dal settimanale che oggi viene distribuito agli abbonati.
Costretti dagli eventi a celebrare la novena di Natale a casa propria per paura di uscire per andare in chiesa. Accade domenica, durante la messa e alla vigilia dell’inizio di questa particolare preghiera nel tempo di avvento, nella parrocchia di San Giuseppe, dove, dopo i casi di scippi e violenze di questi ultimi tempi nella zona di viale Montegrappa e nel tratto della pista ciclabile vicino alla chiesa, il parroco ha proposto di pregare a casa propria ai fedeli che non se la sentono di uscire la sera dopo cena. «Il viale è buio – racconta don Alessandro Nucci – e proprio dietro la nostra parrocchia, soprattutto nelle ore serali, si riscontrano casi di spaccio e si trova molta gente che cerca di reperire droga. Inoltre la vicinanza con la stazione porta anche problemi legati alla prostituzione. Per questo motivo le persone, soprattutto se anziane, non si sentono sicure ad uscire quando è buio. E considerando che la novena la facciamo la sera dopo cena, per venire incontro a chi lavora, ho esortato le persone che provano timore a uscire di casa a quell’ora a pregare in casa, autonomamente». Una cruda realtà quella vissuta dagli abitanti della zona di via fra’ Bartolomeo e di viale Montegrappa, che quotidianamente devono misurarsi con episodi di cronaca piuttosto seri: oltre al «rocambolesco» furto di ruote ai danni di un’Audi A7 avvenuto qualche settimana fa, anche fatti di microcriminalità, spaccate ai negozi della zona, e ci sono anche parrocchiani che frequentano regolarmente la chiesa che sono stati vittima di episodi di scippi e molestie. «Alcuni hanno denunciato i fatti alla polizia, – racconta ancora don Alessandro – ma altri non ci provano nemmeno. Sono anziani e sfiduciati, sanno bene che la cosa non si risolverà». Una situazione tristemente nota alle cronache locali, che lascia l’amaro in bocca se si pensa che crea una paura tale da cambiare le proprie abitudini, non ultima quella di frequentare la chiesa e le sue celebrazioni. Proprio per cercare di permettere di seguire la novena natalizia anche lontano dalle panche, don Alessandro ha cercato di venire incontro ai suoi parrocchiani: chi non volesse uscire di casa nelle ore serali e non si fosse già organizzato per conto proprio, può rivolgersi al parroco, che consegnerà un sussidio per la preghiera. Con la speranza che la situazione, presto o tardi, possa tornare alla normalità: «Non sappiamo più a chi rivolgerci – dice – e non vedo soluzioni. L’unica possibilità sarebbe trovare un po’ di coraggio e organizzarsi in gruppetti, per venire tutti insieme». «Ma non dobbiamo troppo girarci intorno, – ammette – le persone che frequentano assiduamente sono perlopiù anziane. Proprio le vittime predilette per questo tipo di fatti di cronaca. È triste da dire, ma per adesso non c’è altra soluzione se non restare in casa».
Elia Frosini
Guarda il video con la testimonianza di Lando Cecconi, 86 anni, vittima di uno scippo.
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