E’ stata approvata in via definitiva dal consiglio comunale di Montemurlo con i voti favorevoli del gruppo del Pd e l’astensione del Movimento Cinque Stelle, Rilanciare Montemurlo e Fratelli d’Italia la variante numero nove al regolamento urbanistico. L’atto era già stato adottato dal consiglio nell’aprile scorso, ma dopo la pubblicazione all’Albo Pretorio e sul Burt, come previsto dalla legge, si è data la possibilità ai cittadini di presentare eventuali osservazioni. Ne sono arrivate ben dieci, che, però, sono state accolte solo in parte. Come si ricorderà, la variante dà attuazione a cinque interventi di trasformazione del territorio. In un caso l’amministrazione dà la possibilità ad un’azienda, la Cofil, di rafforzare la propria presenza sul territorio. La ditta, infatti, intende accorpare la propria attività attualmente dislocata su cinque edifici, dotandosi di un sistema produttivo efficiente dal punto di vista logistico con magazzini automatizzati. A questo fine è stata individuata un’area inedificata di circa 22mila metri quadrati, posta tra via dell’Agricoltura, la strada vicinale via dei Bossoli e via dell’Industria, in prossimità dell’attuale dislocazione dell’azienda. L’intervento consente inoltre di realizzare una strada di collegamento tra via Lecce e via dell’Industria. Nell’altro caso si consente, invece, l’insediamento di una nuova attività nel tessuto produttivo montemurlese. Si tratta dell’azienda pratese “Marini Industrie spa”, che ha presentato al Comune un piano d’investimento industriale, finalizzato all’accorpamento e alla razionalizzazione dei vari cicli produttivi in un’unica localizzazione. In questo caso l’area individuata per la nuova edificazione è quella posta lungo via Napoli. La proposta della “Marini Industrie” consentirà di completare le opere d’urbanizzazione primaria previste per l’area, oltre che a consegnare all’amministrazione comunale circa 11.750 metri quadrati da destinare a parco tra Oste e Montemurlo. “Con l’approvazione di questo importante atto il Comune di Montemurlo favorisce lo sviluppo economico e produttivo sul suo territorio mantenendo invariate le scelte contenute nel piano strutturale (non si vanno cioè ad occupare terreni agricoli o ad altra destinazione)- sottolinea l’assessore all’urbanistica, Giorgio Perruccio- Lavoriamo per uno sviluppo sostenibile che favorisca prioritariamente l’utilizzo di strutture esistenti, ma, in un momento di crisi, siamo attenti a cogliere e favorire ogni scintilla di crescita sul nostro territorio”.
Per quanto riguarda gli altri due interventi le proposte riguardano la sostituzione nell’area compresa tra via Pacinotti e via del Ragno, nel centro urbano di Montemurlo, dell’ ex-edificio industriale ristrutturato a palestra (palestra Victoria) con edifici residenziali ed infine la demolizione di due edifici produttivi posti all’angolo tra via Aleramo e via Maroncelli, nel centro abitato di Oste, e la loro sostituzione attraverso la realizzazione di abitazioni.
DICHIARAZIONI- Per la consigliera Amanda Ravagli del Pd la scelta dell’amministrazione è oculata “qui non c’è speculazione edilizia, perché lo sviluppo di nuovi insediamenti produttivi è stato fatto in base a precisi piani di sviluppo industriale, che cercano di portare sul territorio nuovo lavoro e occupazione”. Il consigliere del Movimento Cinque Stelle, Enrico Mungai, ha ribadito la necessità di utilizzare il più possibile i capannoni sfitti per risparmiare il consumo di nuovo suolo, mentre Aurelio Biscotti (Rilanciare Montemurlo) ha espresso la sua perplessità riguardo ad alcune scelte attuate dall’amministrazione come la decisione di costruire una nuova rotonda su via Scarpettini che comporterà un restringimento della carreggiata con conseguenti difficoltà per il traffico.