Nella riunione straordinaria di ieri sera la giunta regionale ha dichiarato, a seguito dei ripetuti e sempre più frequenti fenomeni alluvionali, l’emergenza idraulica e idrogeologica sul territorio regionale, che evidenzia una situazione di diffuso pericolo per la pubblica incolumità e di rischio per le infrastrutture pubbliche e private su tutta la Toscana.
Ciò consente, in base alle recenti normative, di intervenire con la massima urgenza per realizzare le opere necessarie a mitigare i rischi e migliorare la sicurezza dei cittadini. Grazie alle misure contenute nel decreto Sblocca-Italia sarà possibile sbloccare tutte le opere di estrema urgenza, già progettate e finanziate ma non ancora avviate, che richiedono un investimento di importo inferiore alla soglia comunitaria (fissata in 5 milioni).
Si tratta complessivamente di 215 opere per un investimento di 127,5 milioni, che dovranno essere appaltate, grazie alla procedura semplificata, nel rispetto della trasparenza e concorrenza, entro tre mesi.
Per la provincia di Prato le opere previste sono 6 per un finanziamento di 7 milioni.
I due più importanti riguardano la messa in sicurezza dell’arginatura del torrente Calice dall’autostrada A11 fino alla confluenza con il Torrente Agna e dell’area ricompresa tra il Torrente Calice ed il Calicino (2 milioni di euro). Il secondo concerne interventi per la riduzione del rischio idraulico nel basso
corso del torrente Ombrone.