18 Novembre 2014

Prato nella top ten 2013 delle città più insicure. Biffoni: “Anche quest’anno la situazione non è cambiata”. E sprona le forze dell’ordine


I dati pubblicati ieri da Il Sole 24 Ore, riferiti all’anno 2013, pongono Prato al decimo posto in Italia per reati denunciati. La situazione in città nel corso del 2014 – secondo l’amministrazione comunale – non sembra molto diversa, anche a giudicare dalla percezione di insicurezza sempre più diffusa. «I reati più diffusi agli occhi degli esperti possono forse essere considerati “minori”, ma sono quelli che minano la tranquillità dei cittadini e che ci esasperano: trovare la propria auto con i vetri spaccati per pochi spiccioli, subire scippi o furti in casa non solo non fa vivere sereni, ma peggiora la qualità della vita di una città – commenta il sindaco Matteo Biffoni -. Per questo chiedo a tutte le forze dell’ordine il massimo impegno nei controlli, soprattutto in orario notturno. So che le forze ordine stanno compiendo enorme sforzo ma ora c’è davvero bisogno di gettare cuore oltre l’ostacolo».
All’origine di questi atti criminosi c’è soprattutto il crescente uso di droga che spinge a compiere qualunque gesto anche per pochi euro. L’azione dell’amministrazione comunale per contrastare il fenomeno sta andando in più direzioni: «Dopo aver dato il via alla mappatura della città da parte del Pin stiamo lavorando per portare anche a Prato gli operatori di strada, che hanno contribuito a risolvere almeno in parte il fenomeno in altre città – spiega il sindaco -. A questo si affianca un continuo controllo delle zone più a rischio da parte della polizia municipale, mentre alla prefettura è stata avanzata la richiesta di un impiego mirato dei militari in orario notturno e in aree “a rischio”».
Da Biffoni arriva un appello direttamente alla Questura: «So bene che in una città delle dimensioni di Prato la diffusione di certi fenomeni rientrano nelle statistiche, tanto che la classifica del Sole 24 Ore ci vede precedere da grandi città come Milano, Torino, Roma, Firenze ma anche da realtà come Rimini, Ravenna o Savona. Allo stesso tempo questa è una spiegazione che per me non è sufficiente: non chiedo di blindare la città, ma è importante non sottovalutare la situazione e impegnarsi al massimo con i controlli e il pattugliamento di centro e periferie».
Tra gli strumenti messi in campo nelle ultime settimane: con l’operazione “Mille occhi sulla città” è nata la collaborazione con gli istituti di vigilanza privata che contribuisce ad avere ulteriori controlli, mentre verranno installate nuove telecamere: «Il Comune ha messo in campo tutte le possibili soluzioni per rendere ai pratesi la città e continua a lavorare in questa direzione, anche incentivando nuove aperture in centro, nelle strade come via Pier Cironi, via Santa Margherita e via San Giorgio, ma anche lavorando per rendere più vivibile l’area del Serraglio e del Pin. «È necessario che nessuno sottovaluti quello che sta accadendo in città, da parte dell’amministrazione c’è la massima attenzione e un intenso lavoro di contrasto e prevenzione, in collaborazione con Questura e Prefettura, il cui lavoro è fondamentale per la difesa della sicurezza dei cittadini».

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