Tutte unite, aldilà delle differenze di schieramento politico, per dire no alla violenza sulle
donne. Sono le assessore e consigliere comunali di Montemurlo che hanno raccolto l’invito di Luciana Gori, assessore alle pari opportunità, e hanno dato vita ad una bella iniziativa di sensibilizzazione sul dramma del femminicidio dal titolo “Vite violate”. Una serata che martedì 25 novembre, giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne, alle ore 21 in sala Banti (piazza della Libertà) porterà in scena una serie di letture tratte dal libro di Serena Dandini “Ferite a morte” con la regia di Claudia Fabbri.Le protagoniste dell’iniziativa sono le assessore Luciana Gori e Rossella De Masi, la presidente del consiglio comunale, Antonella Baiano e le consigliere Chiara Steri, Federica Palanghi, Valentina Vespi, Agnese Gelli, Amanda Ravagli per il Pd e Eva Betti per Rilanciare Montemurlo. “Quando abbiamo pensato a come poter organizzare la giornata del 25 novembre non siamo riuscite a immaginare di poter delegare qualcuno a rappresentare il dramma di queste donne – spiega l’assessore Gori, anche a nome delle sue colleghe – la proposta ha trovato subito il consenso di tutte le donne presenti in giunta e in consiglio comunale e a tutte loro va il mio ringraziamento per tanta disponibilità”. Eva Betti, unica rappresentante dell’opposizione in consiglio comunale descrive con soddisfazione la partecipazione al progetto:”Per leggere queste storie abbiamo fatto un grande lavoro di preparazione su noi stesse e sul nostro patrimonio emotivo – dice – é stata una bella esperienza, perché, mettendo da parte le differenze politiche, abbiamo formato un gruppo forte e coeso. Noi ci siamo e questo è solo l’inizio di un progetto più ampio sulla lotta alla violenza sulle donne”.
Le “vite violate” sono le storie vere di donne che non ci sono più, perché uccise dai loro mariti, compagni, dai loro padri-padroni. “Attraverso queste letture vogliamo ridar voce a quelle donne che non hanno saputo combattere apertamente un amore diventato aggressione o che hanno pagato con la vita la loro volontà di ribellarsi – prosegue Gori- il “femminicidio” sta diventando una vera e propria emergenza sociale e questa nostra iniziativa vuole sensibilizzare e promuovere un reale cambiamento culturale che sradichi il pregiudizio e favorisca una piena uguaglianza tra uomo e donna”. In Italia, secondo il rapporto Eures sul femminicidio, nel 2013 è morta una donna ogni due
giorni, per un totale di 179 omicidi femminili, di cui ben 122 avvenuti in contesti familiari.
“Questa iniziativa ha un forte valore simbolico, perché rappresenta l’impegno comune e trasversale di tutte le forze politiche presenti in consiglio – conclude il sindaco Lorenzini- le donne e tutti coloro che subiscono abusi e discriminazioni devono sapere che le istituzioni ci sono e che continueremo a lavorare per garantire assistenza e per fare prevenzione sopratutto nelle scuole”.
Il comune di Montemurlo, oramai da anni, è impegnato sul tema della prevenzione e sostegno delle violenze familiari. A fine novembre ripartirà al centro giovani (piazza Don Milani) lo sportello di ascolto promosso in collaborazione con il centro La Nara di Prato, mentre a dicembre, in collaborazione con la pro-loco di Montemurlo le donne del territorio saranno coinvolte nel progetto “Benessere donna”, che mira a valorizzare e formare risorse umane attraverso un percorso di crescita personale.
La serata è ad ingresso libero e si concluderà con un’asta benefica a favore del centro
antiviolenza La Nara di Prato, che da anni si occupa di assistenza e protezione di donne e minori vittime di abusi e violenze.