Giovanni Impastato – fratello di Peppino, il giovane assassinato dalla mafia a Cinisi nel 1978 – sarà presente a Prato il prossimo 12 novembre: l’evento, organizzato dal Coordinamento di Libera Prato in collaborazione con la Sezione soci Coop, offrirà un’occasione di conoscenza e approfondimento sul giornalista siciliano, fondatore di Radio Aut, tragicamente scomparso per mano della criminalità organizzata proprio per la sua attività di denuncia dei capi mafiosi e di controinformazione per smascherare i politici corrotti. La mattina, dalle ore 9, al cinema Omnia Center, trecento alunni delle terze medie pratesi assisteranno al film «I cento passi» di Marco Tullio Giordana, sulla vita di Peppino Impastato. Al termine della proiezione sarà proprio il fratello Giovanni a rendere più reale il contenuto del film, grazie alla sua personale testimonianza. Interagirà con i giovani, rispondendo a domande e approfondendo questa storia fatta di dolore, ma anche di speranza.
Nel pomeriggio, Impastato incontrerà invece un gruppo di giovani e le autorità cittadine nel salone del Consiglio comunale, alle 15. Quest’incontro è aperto a tutti i cittadini che vogliono partecipare e ascoltare la testimonianza di un’esperienza ancora così importante per la costruzione di una terra libera dalle ingerenze mafiose; partecipazione pubblica anche alle 18, quando il fratello di Peppino Impastato incontrerà il Consiglio Comunale Ragazzi di Vaiano e Cantagallo. «Dopo l’incontro con le istituzioni pratesi ci sposteremo in vallata – spiega Nicoletta Ulivi del Coordinamento pratese di Libera – e proprio di fronte ai giovani che partecipano a questo progetto politico Giovanni sottolineerà l’importanza della partecipazione nella vita politica attiva per veicolare i valori della giustizia e del rispetto».
La giornata di Impastato a Prato si chiuderà al circolo Arci di Cafaggio alle 20,30, con la cena a base di prodotti di Libera (per prenotazioni contattare direttamente il circolo al 0574/633069, il ricavato andrà alla Casa Memoria di Felicia e Peppino); al termine proiezione del corto «Munnizza» di Licio Esposito.
«L’idea di portare Giovanni Impastato a Prato – spiega ancora Nicoletta – nasce in seguito a un viaggio fatto in Sicilia da alcuni membri del nostro coordinamento. Per una realtà come la nostra, che lavora all’interno delle scuole per educare alla legalità, è bellissimo essere riusciti a portare in città il testimone di un uomo che ha sposato una sfida così totalizzante e ha lottato contro la mafia con tutte le sue forze. In questo senso, è stata importante anche la collaborazione con le istituzioni: la mafia, adesso, colpisce soprattutto attraverso la corruzione e, in questo senso, l’ascolto e l’apertura delle amministrazioni comunali è fondamentale per portare avanti il nostro progetto di legalità».