23 Novembre 2014

Il presidente di Asm indagato a Catania per traffico di rifiuti. Biffoni: “Minato il rapporto di fiducia, perché non ha informato il Comune?”


Sarebbe stato rinviato a giudizio, secondo il Corriere Fiorentino, il presidente di Asm Alessandro Canovai, ad opera dalla Procura di Catania. Le contestazioni vanno dall’associazione per delinquere al traffico di rifiuti. I fatti non riguardano Prato né Asm ma Mosema, società che gestisce servizi di igiene urbana nella città siciliana. Raggiunto al telefono da Tv Prato Canovai però dichiara di non aver ricevuto alcuna comunicazione sul rinvio a giudizio ma di aver avuto solo l’avviso di conclusione delle indagini, arrivato peraltro lo scorso febbraio.
“Sono assolutamente tranquillo e sereno – dice il presidente di Asm – e se la Procura dovesse chiedere il processo dimostrerò la mia assoluta estraneità ai fatti. Io ho la fedina penale pulita – aggiunge – ma chi fa il mio mestiere può subire delle indagini, io ero il rappresentate legale della Mosema ma voglio sottolineare come i reati contestati siano avvenuti in un periodo antecedente al mio incarico come amministratore delegato di questa società”.

Secondo quanto scritto dal Corriere Fiorentino l’inchiesta, che ricordiamo non riguarda né Asm né l’operato pratese di Canovai, si concentra su quattro anni, dal 2006 al 2011, durante i quali secondo la Procura era stato messo in piedi un traffico illecito di rifiuti come “Farmaci, batterie esauste, oli esausti, apparecchiature elettriche, apparecchiature contenenti clorofluorocarburi”, che sarebbero stati smaltiti attraverso un sistema di discariche abusive e falsificazione di documenti di trasporto.
“Le contestazioni fatte a Mosema, società controllata dalla Gesenu di Perugia della quale sono socio – continua Canovai – riguardano la corretta trascrizione di formulari da parte di alcuni dipendenti ed io in quanto dirigente sono stato oggetto di indagini, ma ripeto: sono estraneo alla vicenda”.

Intanto arrivano le prime reazioni alla notizia. “Canovai aveva il dovere di informare il Comune, le accuse sono gravissime”, afferma il sindaco Matteo Biffoni, che chiede al presidente di Asm di riferire immediatamente all’amministrazione sulle notizie uscite. “Apprendere dalla stampa queste notizie e non venirle a sapere dal diretto interessato è gravissimo – dichiara Biffoni – il rapporto tra il Comune e il presidente di Asm è fiduciario, Canovai aveva il dovere di renderceli noti”, e aggiunge: “siamo assolutamente garantisti, ma qui è stato minato il rapporto di fiducia: in tanti incontri dall’insediamento di questa amministrazione a oggi Canovai non ci ha mai messo a corrente di questa o di altre inchieste – sottolinea il sindaco -. Era doveroso dare queste informazioni al Comune, soprattutto vista la gravità delle accuse della Procura che si riferiscono a traffico di rifiuti”.

Diego Blasi di Sel chiede a Canovai di dimettersi immediatamente. “Se le accuse fossero confermate dal processo sarebbe gravissimo, anche se i fatti non sono riconducibili direttamente al suo operato a Prato”, scrive Blasi in una nota, “chiediamo quindi a Canovai di dimettersi immediatamente e alle istituzioni di agevolare con ogni mezzo possibile l’allontanamento di un dirigente pubblico così rilevante e allo stesso tempo così compromesso. Non ci possono essere ombre di alcun tipo. È necessario sgomberare il campo da ogni opacità e ritrovare la serenità adeguata per amministrare un’azienda importantissima come Asm, gestita in questi anni in modo scandaloso e che vanta ingenti indebitamenti”.

Sulla vicenda interviene anche il segretario provinciale del Pd Gabriele Bosi: “La notizia del rinvio a giudizio del Presidente di Asm Alessandro Canovai è allarmante sia per la tipologia del reato ipotizzato (il coinvolgimento in un sistema di smaltimento illegale di rifiuti, fino a comprendere discariche abusive), sia per non aver mai messo a conoscenza il Sindaco di una indagine a suo carico. Come sempre, rimaniamo garantisti: in questo paese si è innocenti fino a prova contraria. Ci chiediamo però il motivo per cui Canovai non abbia messo a conoscenza l’Amministrazione di una ipotesi di reato così grave formulata nei suoi confronti. Asm è una azienda strategica per la nostra città; ora poi che ci si sta avviando verso la gara regionale per la gestione unica dei rifiuti, il rapporto tra l’Amministrazione comunale e Asm deve essere improntato alla massima trasparenza e una situazione del genere potrebbe mettere a rischio il ruolo che Prato può rivestire in questa partita. Chiediamo al Sindaco di valutare, al netto dei necessari e indispensabili chiarimenti, se il rapporto fiduciario con il Presidente di una partecipata dal Comune così importante per la nostra città non sia ormai già venuto meno e se non si imponga a questo punto un cambio netto nella sua gestione”.

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