Dopo il golpe, la situazione in Burkina Faso “sembra risolversi per il meglio” e quindi i due volontari pratesi, Enrico Spinelli e sua moglie Maria Teresa Gualandi, resteranno nel Paese africano per portare a termine il progetto di cooperazione internazionale per il quale sono partiti. Con loro altri due volontari: Stefano Piemontese di Firenze e Nico Russoniello di Fucecchio. Lo rende noto il Movimento Shalom.
I quattro volontari – raggiunti telefonicamente dalla Onlus nella giornata di ieri – si sono finalmente trasferiti a Ouargaye, dove inizieranno il lavoro previsto per il progetto Jatropha. “Siamo stati contattati anche dall’ambasciata Italiana – fa sapere il Movimento Shalom – che in questi giorni ci è stata sempre vicina per rassicurarci che la situazione ha preso il giusto verso”. I quattro volontari sono in Burkina Faso per monitorare la casa famiglia di Nouna, le adozioni a distanza e per dare avvio alla realizzazione di un frantoio per l’estrazione di olio combustibile dalle piantagioni di Jatropha. Se la situazione socio politica del Paese resterà stabile il loro rientro in Italia è previsto – come da programma iniziale – per la fine del mese.
Ieri Maria Teresa Gualandi aveva postato sul suo profilo facebook un messaggio per confermare che la situazione in Burkina Faso si sta tranquillizzando: “Stamani grandi consultazioni e la conferma che tutto il paese è tranquillo: frontiere aperte, aeroporto aperto e libertà di movimento, nel nostro albergo sono arrivati molti stranieri, i pulmann viaggiano regolarmente. Da Ouaga ci dicono che è tutto tranquillo e che in giornata riprenderanno le consultazioni per la formazione di un governo di transizione che porti il paese a libere elezioni: quello che stiamo vivendo è veramente una grande prova di quanto questo popolo sia pacifico: se riusciranno a raggiungere la democrazia sarà un esempio per tutto il mondo. Ho scritto un pò arruffato, ma spero si capisca il senso: sono di corsa, abbiamo deciso che è il momento di muoversi e andiamo a Ouargay. Forse non avrò più connessione e ci sentiremo per tel”. Ascolta l’audio dell’intervista alla volontaria pratese
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