23 Novembre 2014

Christian Bachini, da Prato a Shangai per diventare una star del cinema di arti marziali. Ecco il nuovo ambizioso progetto


Quando lo abbiamo incontrato per la prima volta, quattro anni fa, era un giovane attore in cerca di fortuna con un sogno nel cassetto: diventare una star del cinema di arti marziali in Cina. Con un po’ di fortuna ma soprattutto grazie a una forte determinazione, oggi è considerato l’erede di Jackie Chan. Christian Bachini, 28 anni, è un pratese che nel 2009 ha lasciato la sua casa in pieno centro, abitava in via Ser Lapo Mazzei, per trasferirsi a Shangai. In cinque anni ha girato dodici film d’azione ed è comparso in numerose serie tv, diventando un vero e proprio beniamino del pubblico orientale, tanto che di recente, quando è tornato in città insieme alla sua fidanzata Lucy Yan, è stato riconosciuto in piazza Duomo da una coppia di cinesi. “Mi hanno chiesto di fare un selfie per pubblicizzare un negozio che uno dei due stava aprendo ad Hong Kong, la cosa mi ha fatto molto piacere, non credevo che mi riconoscessero anche qui”, ammette Bachini. Fino a oggi i suoi film sono stati pensati e realizzati solo per il pubblico della terra del Dragone, dove sono molto popolari e hanno un grande successo. Sono prodotti di genere che uniscono la commedia ai combattimenti di arti marziali fatti di pugni, salti e calci volanti.

Forte del suo successo, Christian è stato invitato al festival del cinema di Roma che si è tenuto in ottobre, e ha colto l’occasione del ritorno in Italia per dar corso ad un progetto al quale ambisce da tempo: realizzare un film italo cinese che possa essere distribuito in Asia e in Europa. Ospite della trasmissione di Tv Prato “Intorno alle Nove”, Bachini ha anticipato che l’idea sta cominciando a concretizzarsi perché ha trovato alcuni produttori italiani disposti a scommettere sul film. Il titolo provvisorio della pellicola è “The bizarre journey of the soul traveller”, la strana avventura del viaggiatore dell’anima, il cui soggetto è stato scritto dall’attore pratese. “È una spy story alla 007 che mischia atmosfere alla Indiana Jones e Ritorno al Futuro”, racconta Bachini che non intende svelare i nomi dei produttori contattati né quelli degli attori italiani – “tutti di alto livello”, dice – disponibili a partecipare al progetto. “Mi piacerebbe moltissimo – conclude – rilanciare il film di genere in Italia, come il poliziottesco o gli spaghetti western, i cinesi amano molto questo tipo di cinema. Nel 2016 in Cina ci saranno 20mila sale cinematografiche, una distrubuzione nel mercato orientale sarebbe un sogno per qualsiasi produttore italiano”.

Christian Bachini ospite a Intorno alle Nove

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